Tre mostre in sede e una sfilza di prestiti in giro per il mondo, grazie a una politica fondata su produzioni e acquisizioni. Vola alto la Collezione Maramotti. Da Reggio Emilia fino a Shanghai
Estate intensa per la Collezione Maramotti di Reggio Emilia, anche nell’attesa delle meritate ferie – dall’1 al 25 agosto – tiene fino al 18 luglio gli special project in corso, inaugurati in parallelo alla mostra Farfromwords di Laure Prouvost, che prosegue invece fino a novembre. Ultimi giorni quindi, per chi si fosse perso le due produzioni: Twelve, wood, […]
Estate intensa per la Collezione Maramotti di Reggio Emilia, anche nell’attesa delle meritate ferie – dall’1 al 25 agosto – tiene fino al 18 luglio gli special project in corso, inaugurati in parallelo alla mostra Farfromwords di Laure Prouvost, che prosegue invece fino a novembre.
Ultimi giorni quindi, per chi si fosse perso le due produzioni: Twelve, wood, dolphin, knife, bowl, mask, crystal, bones and marble – fusion. Exploring materials, prima personale in Italia dell’artista russo Evgeny Antufiev, che ha allestito un efficace teatro del reperto in chiave lirica e concettuale, nel candore di uno spazio animato da processi alchemici e trasmutativi; e poi House Painter, di Andy Cross, spazio abitativo rivestito da con centinaia dipinti, sorta di accumulo risignificante: un caleidoscopio visivo in cui l’immagine pittorica prolifera, di fatto annullandosi e facendosi materia costruttiva.
Ma sono le collaborazioni con varie istituzioni italiane straniere a tenere impegnata la Fondazione, che vede diverse opere della sua importante collezione permanente in giro per il globo. Ci sono alcune opere di Ellen Gallagher, prodotte tra la fine degli anni Novant e l’inizio del Duemila, spedite alla Tate Modern di Londra e al New Museum di New York, per due retrospettive; c’è l’opera Senza titolo (James Ensor) di Jannis Kounellis, che è adesso esposta a Ostenda per la mostra Bonjour Ostende, a cura di Xavier Tricot, mentre alcune delle suggestive tele di Agostino Arrivabene sono esposte al Panorama Museum di Bad Frankenhausen, in Germania, per Pathei Mathos; e poi tre recenti lavori di Alessandro Pessoli, protagonista nel 2012 di una piccola, preziosa personale da Maramotti, sono appena rientrate dal Museo Pecci di Prato per La Figurazione Inevitabile, a cura di Davide Ferri.
A lavoro anche per i prestiti dell’immediato futuro: a ottobre Autoritratto, opera centrale nella ricerca di Claudio Parmiggiani, sarà concessa al MART di Trento e Rovereto per l’attesissima mostra curata da Jean-Luc Nancy, L’altro ritratto; due progetti prodotti ed esposti alla Collezione Maramotti saranno ospitati in Svezia e in Cina: Malick Sidibè. La vie en rose, che dopo la presentazione all’Ekaterina Cultural Foundation di Mosca ad agosto 2013 trasloca al Marabouparken di Stoccolma, mentre la grande installazione commissionata a Kaarina Kaikkonen, Are We Still Going On?, dal 9 agosto vola fino al K11 Concept – Art Department di Shanghai.
Sempre a Shanghai, per chiudere in bellezza, Collezione Maramotti ha commissionato a tre giovani cinesi un lavoro tra arte, comunicazione e fashion: Chen Wei, Aaajiao e Hu Yun hanno reinterpretare il coat 101801 – capo icona del marchio Max Mara – in occasione dell’apertura del nuovo flagstore. In mostra a partire dal prossimo 10 settembre.
– Helga Marsala
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