(Non) hanno arrestato Banksy. E (non) ne hanno svelato la vera identità. Va a segno tutta via social network l’ennesima beffa: in perfetto stile banksyano

Negli ultimi giorni il suo nome, già abitualmente pervadente su quella quota di rete che si occupa di cose d’arte e di lifestyle contemporaneo, l’aveva quasi monopolizzata con la vicenda del murale strappato da una parete londinese a Wood Green e riapparso a Miami, pronto per essere venduto all’asta. Con tanto di petizione per riportarlo […]

Negli ultimi giorni il suo nome, già abitualmente pervadente su quella quota di rete che si occupa di cose d’arte e di lifestyle contemporaneo, l’aveva quasi monopolizzata con la vicenda del murale strappato da una parete londinese a Wood Green e riapparso a Miami, pronto per essere venduto all’asta. Con tanto di petizione per riportarlo a casa. Humus perfetto per far deflagrare la bomba mediatica: hanno arrestato Banksy, e ne hanno scoperto l’identità segreta. In un battibaleno la notizia si propaga con la viralità che è la forza stessa dei socials, che sono il regno della condivisione e anche del relativismo. Sarà vero? Non sarà vero? Intanto lo faccio vedere ai miei “amici”. E giù commenti, la fine di un mito, la polizia inglese si occupi di altro, e via dicendo.
Anche Artribune ha ripostato la cosa sulla propria pagina Facebook, come fa abitualmente per argomenti che incontrano tanto interesse: senza appropriarsi di contenuti giornalistici, né preoccuparsi troppo di confutarli (salvo inserire un dubitativo, “la polizia inglese… avrebbe arrestato…”, che forse è sfuggito a qualcuno). Poi, con la stessa rapidità con cui era circolato l’annuncio, è circolata la smentita: tutto falso, l’invenzione di un sito umoristico inglese, Banksy è salvo. Un film già visto altre volte, in passato. In perfetto stile banksyano, aggiungiamo, senza andare a pensare che ci sia lui stesso dietro a questi fake, garanzia sicura di un po’ di visibilità effimera, che è la prima materia di cui si plasma questo personaggio. E di cui si nutre la rete…

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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