Inizio lento per la settimana delle aste di Impressionist and Modern Art di new York, con la prima sessione battuta da Christie’s che ha portato a casa un esile 70% di venduto per un catalogo di capolavori di maestri come Monet, Kandinsky, Brancusi, Pissarro, Picasso, Sisley. In totale è stato raggiunta la cifra di 204.8 milioni di dollari, il 20% in meno della stima pre-vendita. Sarà forse colpa dell’uragano Sandy, o delle elezioni, o della chiusura di un anno che fatica a rilanciare l’economia. In ogni caso cinque lotti hanno superato i $10 milioni, 10 i $5 milioni e 31 il milione di dollari. Un miglioramento comunque rispetto all’anno scorso, quando ci fu il 38% di invenduto e un totale di $140 milioni.
Record annunciato per Wassily Kandinsky con Studie für Improvisation 8, che ha superato di poco la stima minima arrivando a $23 milioni, battendo così il suo precedente top price d $20.9 milioni del 1990. Top price invece per Nymphéas di Claude Monet, aggiudicato ad un collezionista privato americano per $43.7 milioni, raggiungendo il secondo prezzo più alto per l’artista in asta. Buoni risultati per la scultura, guidata da Une Muse di Constantin Brancusi, venduto a $12.4 milioni. A seguire Giacometti con La Jambe, acquistata a $11.2 milioni da Richard Gray Gallery. Altri due bronzi, Tête sur tige e Tête sans crane, sono stati venduti a $6.8 e $5.5 milioni rispettivamente. Terzo posto in classifica per Joan Mirò, Peinture (Femme, Journal, Chien), battuta a $13.7 milioni, mentre al quarto posto Buste de Femme di Pablo Picasso aggiudicato a $13 milioni. Fra le offerte dell’Impressionismo classico Camile Pissarro, Hameau aux environs de Pontoise (1872), ha superato la stima massima arrivando a $4.3 milioni; buon risultato anche per Alfred Sisley, L’allée des peupliers à Moret au bord du Loing, venduto a $2.8 milioni.
– Martina Gambillara