Un tuffo tra gli abiti-scultura di Pandamonium 2012, progetto londinese del WWF. All’asta per beneficenza opere di star come Zaha Hadid e Jorge & Lucy Horta. Finito l’evento, la vendita continua on line
Un po’ abiti, un po’ sculture, un po’ architetture da indossare: le creazioni di artisti, archistar e fashion designer, presentate lo scorso 24 maggio all’Hyde Park di Londra, si collocano in quella zona indefinita che coniuga funzionalità, ricerca estetica e sperimentazione pura, tra concettualismo ed eccellenza artigianale. Opere progettate in occasione di Pandamonium 2012, tutte […]
Un po’ abiti, un po’ sculture, un po’ architetture da indossare: le creazioni di artisti, archistar e fashion designer, presentate lo scorso 24 maggio all’Hyde Park di Londra, si collocano in quella zona indefinita che coniuga funzionalità, ricerca estetica e sperimentazione pura, tra concettualismo ed eccellenza artigianale. Opere progettate in occasione di Pandamonium 2012, tutte in linea con lo spirito e la filosofia la del WWF, promotore del progetto. Opere che, per la gioia di collezionisti e appassionati, ma anche di eco-benefattori sensibili al bello, sono state battute all’asta da Phillips de Pury, la sera dell’evento, in mezzo a performance e sfilate: il ricavato, ovviamente, destinato alle battaglie del WWF in difesa della natura.
Le firme? Tutte toste. Da quel mago di Hussein Chalayan, stilista-artista tra i più geniali in circolazione – che ha messo in vendita due biglietti per la sua sfilata alla prossima Paris Fashion Week, con possibilità di intrufolarsi nel backstage – all’artista Rowan Mersh, qui cimentatosi con un abito-scultura interamente costruito con piccoli origami di carta, fino a Julie Verhoeven, col suo spaventapasseri horror-fashion, barocca germinazione di utensili e matasse di filo, distesi su un paesaggio di stoffa trapuntata.
E poi l’incantevole Icaro contemporaneo di Susie MacMurray, creatura coperta di piume, pronta a spiccare il volo vincendo la gravità di quella lunga coda avvolgente, o la nuvola di bottiglie di plastica, pensata da Jorge & Lucy Orta come accessorio per fasciare la silhouette. Minimale Zaha Hadid, insolitamente misurata nel suo raffinatissimo soprabito in chiffon, curva scultorea che abbraccia il corpo, tra minime vibrazioni in forma di increspature. Estrosi di nome e di fatto gli English Eccentric, con una gonna igloo per uomo, cupola-puzzle di candidi cuscini, mentre Studio Roso fa sbocciare un tappeto di rose sulle grazie di una fanciulla, munita di annaffiatoio per abbeverare metaforicamente il romantico abito-serra. E non mancano oggetti e accessori: come le grafiche di Jenniffer Walshe o l’arazzo dipinto a mano di Idris Khan.
Vi è venuta l’acquolina? Spulciando la foto-gallery c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Alcuni modelli sono volati via, già la sera dell’asta. Ma molti – diciassette per l’esattezza – sono ancora là, che attendono un compratore. La vendita continua on line, fino al 16 luglio. Fatevi sotto. Il Panda sorride e ringrazia.
– Helga Marsala
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati