Ma che c’azzecca? C’azzecca, eccome! Dal prossimo numero su Artribune Magazine c’è la rubrica di Giacinto Di Pietrantonio

“Ho voluto che questo scritto, che intende parlare d’arte, nascesse dalla cronaca politica, traendo spunto da una serie di modi di dire, slogan, espressioni idiomatiche dei nostri politici”. E giù con una raffica di “Mi Consenta”, “Ma che c’azzecca”, “Ma anche” e “Foera dei ball”, che lasciamo a voi il non difficile compito di abbinare […]

Ho voluto che questo scritto, che intende parlare d’arte, nascesse dalla cronaca politica, traendo spunto da una serie di modi di dire, slogan, espressioni idiomatiche dei nostri politici”. E giù con una raffica di “Mi Consenta”, “Ma che c’azzecca”, “Ma anche” e “Foera dei ball”, che lasciamo a voi il non difficile compito di abbinare ai legittimi creatori.
Lui li abbina, e ne trae spunto per associarli ad espressioni artistiche, o a singole opere, da Maurizio Cattelan ad Antonio Riello. Lui chi? Giacinto Di Pietrantonio, che sceglie questo originale pezzo per inaugurare la sua collaborazione con Artribune Magazine. Una rubrica fissa, che si intitola Per dovere di cronaca, debutto dal prossimo numero 2.
“Mi consenta” di chiudere in bellezza – scrive appunto in chiusura -, dicendo che l’Italia è un Paese che in passato è stato salvato dalla bellezza, “ma anche”, per dovere di cronaca, una nazione in cui, oggi secondo Nichi Vendola, c’è bisogno di “salvare la bellezza e lasciarsi salvare dalla bellezza”.

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