Gabriella Belli pronta a lasciare il Mart? Per ora c’è solo una proposta, ma pare che sia presa in seria considerazione…

La notizia, anticipata da alcuni giornali locali, è stata confermata da ambienti interni del Mart, contattati da Artribune nel pomeriggio. Gabriella Belli starebbe prendendo in seria considerazione la proposta di succedere a Giandomenico Romanelli – prossimo alla pensione – alla direzione della Fondazione Musei Civici Veneziani. Il che comporterebbe per lei lasciare la direzione del […]

La notizia, anticipata da alcuni giornali locali, è stata confermata da ambienti interni del Mart, contattati da Artribune nel pomeriggio. Gabriella Belli starebbe prendendo in seria considerazione la proposta di succedere a Giandomenico Romanelli – prossimo alla pensione – alla direzione della Fondazione Musei Civici Veneziani. Il che comporterebbe per lei lasciare la direzione del Mart, istituzione che dirige dal 1989 e che in molti, a buona ragione, considerano una sua creatura.
Risulta difficile capire la volontà della Belli di cambiare, se si escludono aspetti di natura personale o l’esigenza di nuovi stimoli. Pare infatti improbabile che alla base di questa disponibilità a lasciare l’incarico di Rovereto vi siano dei dissapori dovuti alla gestione del museo poiché, come per altro confermano le nostre fonti, le relazioni tra la vulcanica direttrice e gli ambienti politici trentini sono ottime, se si esclude la polemica di qualche mese fa, cui per altro la Belli non ha partecipato direttamente, dovuta al taglio dei fondi al museo.
Se pare così inverosimile che la “zarina” (questo il nomignolo che i detrattori le hanno affibbiato, per il carattere forte ed autorevole) usi l’arma del minacciato abbandono per chiedere più soldi per l’istituzione di Rovereto, la Belli – che è appena stata definita “uno dei più grandi direttori di museo in Europa” da Guy Cogeval, presidente del Musée d’Orsay in occasione della sua nomina a Cavaliere di Francia – probabilmente approderebbe a Venezia con una situazione economica non florida come quella del Mart, per cui la sua decisione è in parte incomprensibile.
Ma la sensazione è che in laguna l’aspettino a braccia aperte. Walter Hartsarich, presidente della Fondazione Musei Civici Veneziani, spiega infatti di come ci sia “già l’ok del candidato ed in tempi molto brevi comunicheremo la nostra decisione”. Ma cosa bolle in pentola a Venezia? Di sicuro c’è la candidatura del Nordest a Capitale Europea della Cultura nel 2019, ma anche M9, il Museo del Novecento che la città lagunare sta per costruire sulla terraferma, nel centro di Mestre. Chi meglio di lei potrebbe garantire la nascita di un’istituzione di questo tipo sull’arte del secolo appena passato?

– Daniele Capra

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Daniele Capra

Daniele Capra

Daniele Capra (1976) è curatore indipendente e militante, e giornalista. Ha curato oltre cento mostre in Italia, Francia, Repubblica Ceca, Belgio, Austria, Croazia, Albania, Germania e Israele. Ha collaborato con istituzioni quali Villa Manin a Codroipo, Reggia di Caserta, CAMeC…

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