Giulietto Tremonti e la trista storia degli (ulteriori!) 27 milioni per la cultura svaniti nel nulla

Da uno che con la “Divina Commedia” avrebbe voluto farsi un panino ci si poteva aspettare che della cultura facesse polpette. Parliamo del Divo Giulietto Tremonti, responsabile del congelamento di ulteriori 27 milioni destinati al FUS, già sottoposto a una drastica cura dimagrante, al punto da indurre una vera e propria sollevazione nello showbiz tricolore, […]

Da uno che con la “Divina Commedia” avrebbe voluto farsi un panino ci si poteva aspettare che della cultura facesse polpette. Parliamo del Divo Giulietto Tremonti, responsabile del congelamento di ulteriori 27 milioni destinati al FUS, già sottoposto a una drastica cura dimagrante, al punto da indurre una vera e propria sollevazione nello showbiz tricolore, mentre ovunque si levavano le grida di dolore dei soprintendenti degli enti lirico-sinfonici. Stavolta “sgomento e interdetto” si è detto lo stesso Ministero dei Beni Culturali, che vede assottigliarsi ulteriormente i finanziamenti: da 258 a 231 milioni di euro. Spiccioli che, c’è da scommettersi, innescheranno nuove guerre tra poveri, dopo che un emendamento al decreto Milleproroghe aveva privilegiato solo tre istituzioni (Teatro alla Scala, Arena di Verona e Fondazione Verdi di Milano). Naturalmente, non una parola riguardo la scure abbattutasi su mostre & musei, mentre il patrimonio storico artistico va in malora… FUS ca FUS la volta bona per un fundraising come Dio comanda?

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