Il video virale che ha rilanciato una hit di Gotye

Gira sul web un video che vede trenta ballerini danzare sulle note del brano datato 2011 "Somebody That I Used to Know". La coreografia è divenatata virale: eccola

In appena due mesi questo video è stato visto su YouTube da più di 7 milioni di utenti: si tratta di una coreografia eseguita dal corpo di ballo dell’olandese CDK Company sul brano “Somebody That I Used to Know” di Gotye e Kimbra.

“Somebody That I Used to Know”: la hit di Gotye del 2011

Correva l’estate del 2011 e le note di Somebody That I Used to Know entrarono di diritto nei tormentoni della stagione: la canzone raggiunse la prima posizione nelle classifiche musicali di trenta paesi, e con oltre 11,8 milioni di copie vendute, è ancora uno dei singoli più venduti di sempre.

Secondo estratto dall’album Making Mirrors di Gotye, il brano era accompagnato da un videoclip semplice, ma di grande effetto visivo, che vedeva protagonisti i soli due interpreti. Il testo, scritto dallo stesso autore, è autobiografico e parla di un amore finito.

Il segreto del suo successo? Forse il campionamento strumentale del pezzo di bossa nova “Seville” di Luiz Bonfá che contrasta con le voci struggenti di Gotye e Kimbra.

La coreografia diventata virale

Un po’ come è accaduto ad alcuni brani del passato, tornati in auge per essere stati inseriti come colonna sonora di serie tv di successo, anche Somebody That I Used to Know sembra aver ottenuto nuova visibilità grazie al video pubblicato su YouTube dal coreografo Sergio Reis.

Il corpo di ballo, composto da trenta ballerini della CDK Company, ha interpretato in perfetta coordinazione le note della hit. Intervallando passi a due, singoli e movenze di gruppo i performer hanno assecondato i vari alti e bassi della canzone, in uno spettacolo ipnotico e di perfetta armonia che rapisce lo spettatore.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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