La long performance di Agnes Questionmark in una stazione di Milano

Sospesa per dodici ore al giorno per sedici giorni consecutivi all'interno dello spazio, dal 4 al 19 maggio, Agnes Questionmark ha dato vita alla long performance CHM13hTERT, presso lo snodo ferroviario della Stazione Lancetti di Milano. Ecco i video

I viaggiatori che dal 4 maggio sono passati per lo snodo ferroviario della Stazione Milano Lancetti, non avranno potuto far a meno di notare una presenza insolita. Tra i tornelli e i percorsi per raggiungere i treni, campeggia infatti una grande teca, al cui interno è distesa una creatura dalle sembianze umane e marine insieme, che ricorda molto la figura mitologica di una sirena.

LA PERFORMANCE “CHM13hTERT” DI AGNES QUESTIONMARK

Si tratta in realtà di una long performance, visibile fino al 19 maggio alle ore 20, realizzata dall’artista Agnes Questionmark all’interno di unpostoIMPOSSIBILE, la stagione espositiva di spazioSERRA. Dal titolo CHM13hTERT, l’opera vede la performer sospesa per dodici ore al giorno per sedici giorni consecutivi all’interno dello spazio, sostenuta da una struttura metallica tramite una serie di cavi e cinghie. Il suo corpo ibrido, metà umano e metà marino, intende rappresentare l’evoluzione genetica della specie: CHM13hTERT è infatti una linea cellulare che ha permesso di assemblare la prima sequenza completa del genoma umano in laboratorio. Questo ha consentito agli esseri umani di leggere e modificare il loro DNA, attraverso tecniche di editing genomico, rendendoli in teoria capaci di scegliere cosa e come essere.

AGNES QUESTIONMARK E LA SUA RICERCA ARTISTICA

“Agnes Questionmark mette in discussione la nostra origine e la nostra destinazione. Ci costringe a riflettere sulle potenzialità della nostra specie, sia come entità biologica che come veicolo di progresso antropologico. Creando e incarnando creature antropomorfe ibride, riflette criticamente sulla nozione stessa di “umanità” e ci presenta modi alternativi di essere” commenta il curatore Arturo Passacantando di The Orange Garden. L’artista, classe ’95, si esprime attraverso performance, installazione e scultura proprio per indagare le origini della specie e le potenzialità future, sempre in connessione con natura e nuove tecnologie. Agnes ha presentato di recente una performance al Padiglione Italiano della 14a Biennale di Gwangju dal titolo Drowned in Living Waters (2023) e la scultura Draco Piscis (2023), incentrate sull’acqua e sulla sua forza generatrice e trasformativa.

Roberta Pisa

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

Scopri di più