Il MoMA di New York espone lo Studio Rosso di Matisse insieme alle opere ritratte nel dipinto

La storia di uno dei dipinti più celebri di Matisse è al centro di una grande mostra in corso al MoMA di New York. Si tratta di Matisse: The Red Studio che colloca accanto al celebre Studio Rosso, tutte le opere ritratte nel capolavoro

Studio Rosso di Henri Matisse è l’opera protagonista di questo video del MoMA di New York, in cui la curatrice Ann Temkin ne ripercorre la straordinaria storia.

LA STORIA DELLO STUDIO ROSSO DI HENRI MATISSE

Realizzato da Matisse nel 1911 per il mecenate russo Sergei Shchukin, fu rifiutato dal committente e dal pubblico contemporaneo. Lo sfondo rosso veneziano era una novità estrema per quel tempo e lo stesso autore parlando dell’opera che ritrae il suo atelier a Issy-les-Moulineaux, nella periferia di Parigi, ammise: “Non so perché l’ho dipinto esattamente in questo modo”. Eppure fu la prima opera monocroma della storia dell’arte, che avrebbe ispirato e aperto la strada alle sperimentazioni di tanti artisti successivi.

Da quel momento in poi, cominciò il lungo viaggio dell’opera dal Vecchio al Nuovo Continente: il dipinto fu esposto alla Seconda Mostra Post-Impressionista a Londra nel 1912, per poi volare a New York, Chicago e Boston in occasione dell’Armory Show del 1913. È solo nel 1927 che lo Studio Rosso di Matisse venne finalmente acquistato dall’aristocratico David Tennant, fondatore del Gargoyle Club di Londra, che lo appese alle pareti specchiate del suo locale. Con l’arrivo della guerra, Tennant tentò di vendere l’opera di Matisse alla Tate Gallery per 400£, ma senza successo. L’acquistò allora Georges Keller, direttore della Bignou Gallery di New York, che nel 1949, lasciò a sua volta l’opera al MoMA, dove divenne uno dei pezzi più importanti della collezione permanente.

“MATISSE: THE RED STUDIO” AL MOMA DI NEW YORK

Ora il Museum of Modern Art ha allestito una mostra dal titolo Matisse: The Red Studio che fino al 10 settembre riunisce insieme al dipinto, tutte le opere raffigurate dall’artista al suo interno. Si tratta di sei dipinti, due sculture, un pezzo di terracotta e un piatto di ceramica, che Matisse realizzò tra il 1898 e il 1911. All’appello manca un solo dipinto, che l’artista aveva chiesto di distruggere dopo la sua morte nel 1954 all’età di 84 anni.
Il MoMA aveva già due delle opere e il pezzo principale, mentre ne ha dovuto recuperare tre dalla Galleria Nazionale di Danimarca a Copenaghen e altre da vari musei e collezioni private. Nella mostra sono visibili anche una serie di schizzi e disegni strettamente legati a Studio Rosso, oltre ad una ricca selezione di materiali d’archivio come lettere e fotografie. Dopo New York, l’esposizione giungerà alla SMK – The National Gallery of Denmark di Copenaghen dal 13 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023.

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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