Gold Digger: la grande installazione che ha trasformato in oro un intero convento

Una grande opera di arte contemporanea ha colorato d'oro un antico convento in Catalogna: si tratta di Gold Digger ed è l'installazione realizzata in occasione del Festival A Cel Obert. Ecco il video

A Tortosa, in Catalogna, ogni anno dal 2014 si tiene il festival A Cel Obert, un evento artistico che prevede l’utilizzo di edifici storici per ospitare opere contemporanee.

L’INSTALLAZIONE GOLD DIGGER TRASFORMA IL CONVENTO DEL SEICENTO

Nell’ultima edizione della manifestazione spagnola, il pubblico è stato colpito dalla magnifica opera Gold Digger, che ha completamente trasformato gli spazi del convento di Sant Jordi e Sant Domenec. Realizzata dai designer Nicola Dario Baldassarre, Salvatore Dentamaro, Francesco Di Salvo e Ilyass Erraklaouy, l’installazione è stata creata utilizzando 112 coperte termiche, dalla caratteristica texture metallizzata, che hanno ricoperto il chiostro centrale del convento seicentesco. In particolare, il lato dorato delle coperte è stato rivolto verso il cielo, mentre quello argentato guardava verso il pavimento, giocando con il dualismo ombra e luce. I visitatori hanno inoltre avuto la possibilità di affacciarsi all’interno del chiostro, così sormontato, attraverso dei fori: l’effetto è stato quello di emergere all’interno dell’opera stessa, per un effetto sorpresa che ha contribuito ad accrescere la meraviglia negli occhi del pubblico.

GOLD DIGGER: L’OPERA A DUE FACCE

Nel video che vi proponiamo, l’opera è stata ripresa dall’altro ricorrendo ad un drone. Grazie a questo sguardo aereo privilegiato, Gold Digger appare in tutta la sua bellezza, contribuendo ad esaltare persino l’architettura del convento catalano. Le coperte sono poste a poco più di un metro da terra, consentendo così alla luce di filtrare appena dai fori esaltando il passaggio verso l’esterno illuminato ancor di più dall’oro dell’opera.

Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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