Osservare il mondo e catalogarlo all’interno di concetti “fissi” è un’infallibile escamotage per codificare la realtà in cui viviamo. A volte non lo vorremmo, sappiamo che è sbagliato (che non si può fare “di tutta l’erba un fascio”), ma pensare che il bianco sia sempre bianco e il nero sempre nero ci aiuta a relazionarci con efficacia con ciò che ci circonda. Insomma, semplificare e classificare ci sottrae alle grinfie del caos, pur consapevoli che il mondo è assai più complesso di una banale contrapposizione di termini. Sì/no. Giusto/sbagliato. Uomo/donna.
A spronarci a pensare in maniera differente, invitandoci a considerare le infinite sfumature che intercorrono fra gli estremi, è oggi il designer e regista giapponese Daihei Shibata, autore di un affascinante video dedicato alla bellezza dell’ambiguità.
IL VIDEO DI DAIHEI SHIBATA
Realizzata per il programma televisivo nipponico Design Ah!, l’opera – dal titolo GRADATIONs – è un tributo al vasto spettro di possibilità che si aprono tra due poli. Protagonisti del video sono una serie di oggetti: matite, lampadine, strumenti domestici e forme geometriche scomposti in fitte sequenze di elementi minori: gradazioni intermedie fra estremi. Il messaggio di fondo appare lampante: la vera ricchezza sta nelle sfumature, e nella nostra abilità a catturare tutte le possibili verità nascoste dietro un semplice “sì” o un semplice “no”.
– Alex Urso