Intermezzo. Pubblicità Levi’s, tormentoni e immaginario collettivo

Le campagne pubblicitarie dei jeans Levi’s hanno fatto storia. All’avanguardia nella comunicazione televisiva, il brand è tema di studio per le giovani leve dell’advertising.

Fattore fondamentale, un’idea originale. Secondo componente, un linguaggio innovativo. Terzo ingrediente, una musica efficace. Quarto elemento, la migliore regia sul mercato. Variante? La star. Quando si parla di eccellenza nella pubblicità televisiva, i pantaloni Levi’s non hanno niente da invidiare a nessuno. Dagli anni ’80 in poi la produzione di spot glamour e intelligenti ha suggestionato i consumatori e gli appassionati di advertising. Le pubblicità Levi’s hanno lanciato tormentoni, usato le più belle colonne sonore, nutrito l’immaginario collettivo, con un florilegio d’invenzioni, soprattutto attorno agli anni ’90.
Nel 1985 Nick Kamen rimaneva in mutande mentre aspettava il lavaggio del suo 501 in una lavanderia pubblica (Laundrette). Nell’episodio Camera un ex galeotto, interpretato da un giovanissimo Brad Pitt, all’uscita della prigione trovava una donna super sexy e regalava la sua foto alla guardia carceraia (Levi’s originals stand the test of time). Tarsem Singh (The Cell, The Fall, Mirror, Mirror, Immortals) nel coloratissimo Blind Man faceva abbottonare a una ragazza la patta in faccia a un uomo che sembrava cieco. Il motto: The original button fly. Seen in all the wrong places. Michel Gondry curò la regia di uno spot geniale (Drugstore), ambientato tra gli anni ’30 e gli anni ’40 nell’entroterra americano. Un ragazzo comprava dei preservativi in un emporio, la sera andava a prendere la ragazza per il primo appuntamento, ma ad aprirgli la porta trovava lo stesso venditore, anche padre della giovane (slogan: Watch pocket created in 1873. Abused ever since.). Nel 1991 su Should I Stay or Should I Go dei Clash due uomini si giocavano a biliardo i calzoni. Con lo slogan The more you wash them, the better they get, invece, nel 1992 un uomo da sogno si tuffava, sulle note di Mad About a Boy di Dinah Washington, nelle piscine delle suburban families della East Cost (The Swimmer). Il ’94 fu la volta dei Padri Pionieri e di due fanciulle guardone che sottraevano il jeans al bagnante sbagliato (Creek). Nel ’97 gli Smoke City, con Underwater Love, accompagnavano delle irresistibili sirene in un salvataggio sottomarino (Mermaids). Il ’99 fu furore per il pupazzo Flat Eric che si muoveva al ritmo di Flat Beat di Mr. Oizo. Nel 2002 un filmato molto più astratto (Odyseey), con la colonna sonora di Sarabande di Haendel, vedeva una coppia sfondare una sequenza di pareti per arrivare nello spazio infinito sulla scritta Free to move. Nel 2007, infine, una troupe medica al lavoro (incluso incidentato morente) cantava e ballava al ritmo di Tainted Love dei Soft Cell (Doctors by Spike Jonze).

Qui sotto trovate 15 tra i migliori spot Levi’s passati in tv negli ultimi trent’anni. Rinfrescatevi la memoria.

1. Swimmer

2. Drugstore

3. Odyssey

4. Mermaids

5. Clayman

6. Flat Eric

7. Doctors

8. Pool Hall

9. Glory Box

10. Creek

11. Procession

12. Be My Baby

13. Parting

14. Camera

15. Laudrette

– Federica Polidoro

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Federica Polidoro

Federica Polidoro

Federica Polidoro si laurea in Studi Teorici Storici e Critici sul Cinema e gli Audiovisivi all'Università Roma Tre. Ha diretto per tre anni il Roma Tre Film Festival al Teatro Palladium, selezionando opere provenienti da quattro continenti, coinvolgendo Istituti di…

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