“La cosa più simile al paradiso che abbia mai incontrato è il cinema di Ozu disse una volta Wim Wenders, che al regista giapponese ha dedicato il documentario Tokio-Ga. Adesso, grazie a un’iniziativa di crowdfounding della Tucker Film lanciata su Kickstarter, sarà possibile rivedere sei dei capolavori del Maestro giapponese in alta definizione, rimasterizzati e restaurati dalla major nipponica Shochiku. Se è vero che non c’è nessuna cultura senza classici, questo prezioso cofanetto permette di esplorare in profondità non solo l’opera dell’artista, ma quella di un intero Paese nel periodo che va dalla fine degli anni ’40 all’inizio dei ’60.
Patito di cinema americano, Ozu è anche l’artista che meglio ha raccontato le tradizioni del Giappone, concentrandosi in modo particolare sui valori della famiglia e talvolta sul contrasto tra modernità e consuetudini sociali. Il suo stile, definito “contemplativo”, è fatto di sceneggiature minimali, inquadrature statiche e simmetriche, spazi casalinghi dove le sfumature psicologiche, nella loro compostezza formale, si esplicano in pieno nei piccoli drammi quotidiani dei privati. Un modo di raccontare intimo e toccante, distante anni luce dai baccanali del cinema occidentale.
In questo video potete godere di alcuni estratti da Viaggio a Tokyo (1953), Fiori d’equinozio (1958), Tardo autunno (1960), Il gusto del sakè (1962), Buon giorno (1959), Tarda primavera (1949).

– Federica Polidoro

Il contenuto prosegue a seguire

Iscriviti a Incanti. Il settimanale di Artribune sul mercato dell'arte

 
 

Iscriviti alla nostra newsletter
CONDIVIDI
Federica Polidoro
Federica Polidoro si laurea in Studi Teorici Storici e Critici sul Cinema e gli Audiovisivi all'Università Roma Tre. Ha diretto per tre anni il Roma Tre Film Festival al Teatro Palladium, selezionando opere provenienti da quattro continenti, coinvolgendo Istituti di Cultura come quello Giapponese e soggiornando a New York per la ricerca di giovani talent sia nel circuito off, che nell'ambito dello studentato NYU Tisch, SVA e NYFA. Ha girato alcuni brevi film di finzione, premiati in festival e concorsi nazionali. Ha firmato la regia di spot, sigle e film di montaggio per festival, mostre, canali televisivi privati e circuiti indipendenti. Sta lavorando ad un videoprogetto editoriale per la casa editrice koreana Chobang. È giornalista pubblicista e negli anni ha collaborato con quotidiani nazionali, magazine e web media come Il Tempo, Inside Art e Il Faro. Ha seguito da corrispondente i principali eventi cinematografici dell'agenda internazionale tra cui Cannes, Venezia, Toronto, Taormina e Roma e i maggiori avvenimenti relativi all'arte contemporanea della Capitale. Attualmente insegna Tecniche di Montaggio all'Accademia di Belle Arti.