L’entroterra campano, raccontato con l’occhio dell’esploratore, collezionando storie, promenade, tracce vive e apparizioni surreali. Fra accenti di poesia e qualche nota fantastica.  “In viaggio per Terrenet”, diretto da Alessandro Paolo Lombardo con la fotografia di Rossella Di Micco, è un documentario in più episodi nato da un’idea di 4 ragazzi under 30 di Buonalbergo – comune in provincia di Benevento – finanziato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
I luoghi sono quelli delle Valli del Fortore, del Miscano e dell’Ufita: storie di margini, geografie intime e paesaggi resistenti, da riscoprire nel cuore dei nuovi “centralismi”, figli inautentici della globalizzazione. Terrenet è il ritorno alla terra. E all’arte del racconto. A fare da guida, durante il cammino e l’ascolto, è una bimba di 8 anni, genius loci arrivato da lontano, con il suo simbolico “strummolo”: così si chiamava un tempo la trottola, in dialetto locale. Un giocattolo che rimette in moto il tempo, accendendo la linea circolare della narrazione.

Tra echi del passato e sguardi sul presente, il film sceglie la via dell’emozione: “La voce e le musiche favolose restituiscono la giusta aura a una storia di primo piano”, spiega Roberto Fiorino, responsabile del progetto, “ricordando l’importanza cruciale di queste terre nel tempo (dai primi insediamenti alle ultime lotte e conquiste), mentre le immagini ne mostrano la bellezza viva e tutt’ora ispirante”. Ne viene fuori una saga che punta a commuovere, unendo finalità divulgative, approccio storico-antropologico, studio del paesaggio e fascinazione letteraria.
Il primo episodio, appena lanciato, si intitola “L’alba del Tratturo” e dà il via al racconto con la figura di Giano, “il dio bifronte dell’inizio e della fine. È da un altare in suo onore, da un’Ara Iani, che gli esperti fanno derivare il nome di Ariano Irpino, comune di tre colli e 23mila anime…”.

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Helga Marsala
Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Insegna all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo, fino al 2010, come caporedattore per la piattaforma editoriale Exibart. Nel 2011 è nel gruppo che progetta e lancia la testata culturale Artribune, dove ancora oggi lavora come editorialista, collaborando col team di direzione e operando come curatrice e project manager nel nuovo comparto aziendale Artribune Produzioni. Svolge un’attività di approfondimento teorico attraverso saggi e contributi critici all’interno di pubblicazioni d’arte e cultura contemporanea. Scrive di arti visive, arte pubblica, politica, costume, comunicazione, attualità e linguaggi creativi contemporanei. Presso Riso Museo d’Arte contemporanea della Sicilia è stata curatrice dell’Archivio S.A.C.S (Sportello Artisti Contemporanei Siciliani) e membro del Comitato Scientifico, collaborando a più riprese con progetti espositivi, editoriali e di ricerca del Museo. Cura mostre e progetti, prevalentemente presso spazi pubblici italiani, seguendo il lavoro di artisti italiani ed internazionali. È stata membro di commissioni e giurie per premi/residenze d’ambito nazionale, riservati ad artisti. Dal 2018 al 2020 ha lavorato come Consulente per la Cultura del Presidente della Regione Siciliana e dell’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.