Si chiamano UVA, che sta per United Visual Artists, e sono un collettivo britannico con base a Londra, attivo dal 2003 nel campo dei live media: mix di architettura, suono, installazione, scultura, video, per una ricerca ultra contemporanea che punta ad amplificare in maniera percettiva, fisica, sensoriale, l’esperienza dell’interazione con lo spazio, della partecipazione e del senso di comunità. L’orizzonte di riferimento è quello dei “sistemi complessi” rilevabili in natura – dalle dinamiche dei comportamenti collettivi alle reti, dai processi di evoluzione e adattamento alla formazione di pattern – poi esplorati e replicati attraverso la tecnologia.
A loro la Serpentie Gallery ha commissionato un progetto site specific per l’annuale e attesissimo Summer Party, che lo scorso 29 giugno ha calamitato un bella fetta del mondo dell’arte, della cultura, del cinema, della moda, della musica: tantissimi nomi internazionali – da Sarah Jessica Parker a Naomi Campbell, da Kate Moss a Jeremy Irons, da Tracey Emin a Damien Hirst, da Gavin Turk a L’Wren Scott – accorsi per godersi un’indimenticabile notte di mondanità, performance e spettacoli. Tra questi anche lo show di UVA, realizzato in collaborazione con l’agenzia creativa My Beautiful City, per il Serpentine Paviglion 2013, opera dell’architetto Sou Fujimoto.

La struttura candida, trasparente, sorta di reticolato in acciaio bianco, dialoga col paesaggio inglobandolo, come una forma dinamica da cui gli sguardi e i corpi entrano ed escono, sperimentando una nuova idea dell’abitare. Fujimoto la pensò come una nuvola impalbabile, perfetta sintesi geometrica tra natura e architettura; ed è proprio dall’immagine della nuvola che riparte UVA, pensando però a un ambiente scuro, denso di energia rappresa e spezzato da scariche luminose intermittenti: una tempesta elettrica, da cui lasciarsi disorientare, tra seduzione ed inquietudine. Immaginando che a un certo punto giunga la pioggia, a squarciare il cielo di Londra, nel mezzo di una fervida notte d’estate.

Il contenuto prosegue a seguire

Iscriviti a Incanti. Il settimanale di Artribune sul mercato dell'arte

 
 

Helga Marsala

Iscriviti alla nostra newsletter
CONDIVIDI
Helga Marsala
Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Insegna all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo, fino al 2010, come caporedattore per la piattaforma editoriale Exibart. Nel 2011 è nel gruppo che progetta e lancia la testata culturale Artribune, dove ancora oggi lavora come editorialista, collaborando col team di direzione e operando come curatrice e project manager nel nuovo comparto aziendale Artribune Produzioni. Svolge un’attività di approfondimento teorico attraverso saggi e contributi critici all’interno di pubblicazioni d’arte e cultura contemporanea. Scrive di arti visive, arte pubblica, politica, costume, comunicazione, attualità e linguaggi creativi contemporanei. Presso Riso Museo d’Arte contemporanea della Sicilia è stata curatrice dell’Archivio S.A.C.S (Sportello Artisti Contemporanei Siciliani) e membro del Comitato Scientifico, collaborando a più riprese con progetti espositivi, editoriali e di ricerca del Museo. Cura mostre e progetti, prevalentemente presso spazi pubblici italiani, seguendo il lavoro di artisti italiani ed internazionali. È stata membro di commissioni e giurie per premi/residenze d’ambito nazionale, riservati ad artisti. Dal 2018 al 2020 ha lavorato come Consulente per la Cultura del Presidente della Regione Siciliana e dell’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.