Tragedia a colori. Yumi Karasumaru ricorda Hiroshima

MAMbo, Bologna – fino al 23 ottobre 2016. Tanti piccoli dipinti, 69 per l’esattezza, dai colori sgargianti e che a prima vista sembrano allegri e festosi. Ma basta avvicinarsi e osservarli con un po’ di attenzione, ed ecco emergere il fungo atomico su Hiroshima, scene di guerra e di apocalisse.

Sono tra gli episodi più traumatici del Novecento. I bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki restano ancora, a distanza di settantuno anni, al centro delle riflessioni sulla Seconda guerra mondiale. L’artista originaria di Osaka Yumi Karasumaru ne ha fatto a più riprese oggetto di pratica artistica, mediante la metodica riproduzione di celebri fotografie – da quelle che ritraggono gli episodi bellici ad altre relative a vicende personali legate alla tragedia – con uno stile dal sapore pop, ma che ha forti legami con la cultura tradizionale giapponese: le cromie sgargianti vanno di pari passo alla minuzia decorativa che si rispecchia anche nella dimensione delle piccole opere. Uno stile che “ci accompagna in un avvicinamento graduale allo shock delle immagini”, e un’artista che, anche nelle performance, riesce a fondere le modalità espressive orientali con quelle occidentali.

Marta Santacatterina

Bologna // fino al 23 ottobre 2016
Yumi Karasumaru – Facing Histories
a cura di Uliana Zanetti
MAMBO
Via Don Minzoni 14
051 6496611
[email protected]
www.mambo-bologna.org

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/55459/yumi-karasumaru-facing-histories/

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Marta Santacatterina

Marta Santacatterina

Giornalista pubblicista e dottore di ricerca in Storia dell'arte, collabora con varie testate dei settori arte e food, ricoprendo anche mansioni di caporedattrice. Scrive per “Artribune” fin dalla prima uscita della rivista, nel 2011. Lavora tanto, troppo, eppure trova sempre…

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