Alfons Mucha e l’Art Nouveau. A Milano

Palazzo Reale, Milano – fino al 20 marzo 2016. La storica istituzione milanese propone un viaggio fra creature antropomorfe e fanciulle in fiore. Per riscoprire Alfons Mucha, uno degli artisti più rappresentativi dell’Art Nouveau internazionale.

Alfons Mucha, Monaco - Monte Carlo, 1897 - Richard Fuxa Foundation
Alfons Mucha, Monaco - Monte Carlo, 1897 - Richard Fuxa Foundation

IL VOLTO DELL’ART NOUVEAU
Decorazioni floreali e figure brulicanti fluiscono nelle sale di Palazzo Reale, con la mostra Alfons Mucha e le atmosfere art noveau. Pittore, decoratore, illustratore e scenografo, Alfons Mucha incarna l’essenza dello stile dalla linea sinuosa. Eppure, locandine iconiche e manifesti di grande popolarità celano un artista dalla storia poco nota.
Classe 1860, Alfons Mucha nasce in Moravia, nell’ex Impero austro-ungarico.  Dopo l’esordio come decoratore autodidatta, la giovane promessa parte alla volta della Ville Lumière. Gli studi accademici e il fervore dell’ambiente parigino sono un tassello fondamentale, ma è l’incontro con l’attrice Sarah Bernhardt a condurre Mucha al successo internazionale. Nel 1894, una locandina raffigurante la diva teatrale inaugura un sodalizio creativo destinato a entrare nella storia. In men che non si dica, Mucha divenne uno degli artisti più apprezzati e imitati del suo tempo e cominciò a girare il mondo – da Parigi a Vienna, da Praga a New York.
Nella sua ampia produzione figurano manifesti pubblicitari, pannelli decorativi, illustrazioni librarie, ma anche copertine di riviste e calendari. Ogni immagine nasce da un tratto nitido, volto a delimitare figure femminili attorniate da un animarsi di motivi floreali. Questo segno grafico influenza artisti coevi e pubblicità, fino ad entrare nella cultura popolare con la definizione di “stile Mucha”.
Dopo la Grande Guerra, il cantore dei fasti della Belle Époque si scopre artista impegnato e si fa portavoce del suo popolo, impegnandosi nella decorazione di francobolli e banconote per la neonata Cecoslovacchia, fino al compimento del capolavoro dell’Epopea Slava.

Richard Mutz, Coppa, 1900 ca. - Faenza, Museo Internazionale delle Ceramiche - © Archivio Fotografico Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza
Richard Mutz, Coppa, 1900 ca. – Faenza, Museo Internazionale delle Ceramiche – © Archivio Fotografico Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza

UNA SANA PROMISCUITÀ CREATIVA
A Palazzo Reale, centocinquanta manifesti firmati Alfons Mucha dialogano con i manufatti di altri creativi del tempo, per un viaggio in un’epoca dominata da una sana trasversalità fra le arti. Ceramiche, mobili, ferri battuti e vasi ricostruiscono l’atmosfera vibrante del Modernismo e testimoniano come il tratto rivoluzionario del maestro ceco abbia contaminato le arti applicate, fra comò impreziositi da motivi floreali, specchi animati da una fauna selvaggia e addirittura scatole di biscotti decorate con suadenti figure femminili.
In tanta promiscuità creativa a trionfare è proprio Alfons Mucha, col suo stile versatile ma inconfondibile, in grado di farsi interprete di un ampio ventaglio di temi e iconografe. Sala dopo sala, le locandine teatrali di Sarah Bernhardt lasciano posto a calendari interpretati da ragazze in fiore, mentre l’esaltazione del mondo animale sfocia nella celebrazione di quello vegetale. Così, donne angelicate si trasformano in eleganti femme fatale, mentre pavoni, serpenti e libellule mutano in rose, gigli e ninfee.

Il contenuto prosegue a seguire

Iscriviti a Incanti. Il settimanale di Artribune sul mercato dell'arte

 
 

Federica Galassi

Milano // fino al 20 marzo 2016
Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau 
a cura di Karel Srp
Catalogo 24 Ore Cultura
PALAZZO REALE
Piazza del Duomo 12
02 875672
www.mostramucha.it
www.comune.milano.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/50293/alfons-mucha-e-le-atmosfere-art-nouveau/

Iscriviti alla nostra newsletter
CONDIVIDI
Federica Galassi
Federica Galassi è nata e cresciuta a Milano. Dopo la maturità classica trascorre un anno a Londra dove studia curatela alla St Martins e lavora per la Belgravia Gallery. Tornata in Italia si iscrive a Beni Culturali presso l’Università Cattolica (laurea 110 cum laude), ma durante le pause estive torna a Londra per specializzarsi con corsi di arte moderna e contemporanea presso il Courtauld Institute of Art. Completa la sua formazione umanistica con un Master in Basic Project Management. Fa parte della redazione di ClassLife su Class CNBC, dove si occupa principalmente di arte, ma a volte scrive anche di lusso e lifestyle. Si definisce una sognatrice pragmatica.