Danh Vo l’archeologo. Da Venezia a Madrid

Palacio de Cristal, Madrid – fino al 28 marzo 2016. Danh Vō prosegue a Madrid il suo viaggio concettuale tra reperti del passato e segni del presente, iniziato nel Padiglione danese della 56. Biennale di Venezia. Al Parco del Ritiro, per tutto l’inverno un’installazione commissionata dal Museo Reina Sofia all’artista vietnamita.

UN MAMMUT NEL CUORE DI MADRID
Fa una certa impressione passeggiare per il Parco del Retiro, meraviglioso polmone verde nel cuore di Madrid, e scoprire il pubblico domenicale – coppiette abbracciate, famiglie con bambini, tantissimi giovani – attratto all’interno del Palacio de Cristal per osservare a testa in su un gruppo di macabri oggetti che penzolano dalle trasparenze del tetto.
Sotto le volte di quello che fu il padiglione costruito per celebrare la grande expo filippina in Spagna, nel 1887, creato come una gigantesca serra per piante esotiche, Danh Vō (Bà Rịa, 1975; vive a Berlino) ha appeso un numero considerevole di fossili di mammut che, posti a diverse altezze (qualcuno anche sul pavimento), sembrano a prima vista pezzi di legno.
Inevitabile la curiosità della gente, che si lascia sedurre a poco a poco dall’insolita ambientazione e si avvicina agli altri, pochi elementi che l’artista ha sparso qua e là per l’ampio spazio del Palacio de Cristal.

DALLA BIRRA A GESÙ CRISTO
Una comune scatola di cartone per imballaggio di birra con scritte in lamina d’oro; uno scatolone contenente un busto di marmo tagliato a metà (evidente ricordo del putto Your mother sucks cocks in hell” del Padiglione Danimarca all’ultima Biennale); una piccola statua romana, in parte assemblata al frammento di una scultura lignea del gotico francese; la fotografia di un uomo nello spazio e, per ultimo, una lettera scritta in francese da un missionario condannato a morte in Vietnam, copiata in bella grafia dal padre di Danh Vō, il quale in realtà non conosce il francese e perciò scrive trattando le lettere come forme artistiche.
Ma l’elemento che più colpisce nel Palacio de Cristal, nascosto tra i fossili, è un piccolo crocifisso in avorio del XVII secolo che, come un filo rosso, unisce idealmente l’installazione site specific madrilena alla Biennale di Venezia, dove un crocifisso simile, ma di dimensioni maggiori, campeggia sulle vetrate del padiglione modernista della Danimarca.

Danh Vō – Destierra a los sin rostros - Premia tu gracia - veduta della mostra presso il Palacio de Cristal, Madrid 2015

Danh Vō – Destierra a los sin rostros – Premia tu gracia – veduta della mostra presso il Palacio de Cristal, Madrid 2015

LUCE MUTEVOLE E TITOLI CRIPTICI
In realtà l’artista vietnamita, cresciuto a Copenaghen e da tempo attivo a Berlino, sembra cercare nelle architetture tipicamente ottocentesche del Palacio de Cristal lo spazio idoneo per ricreare una sorta di grande vetrina ispirata ai musei antropologici del XIX secolo, fatta però con gusto e segni della contemporaneità.
È nella visione del pubblico, poi, che oggetti trovati qua e là, apparentemente senza legame, acquistano una dimensione nostalgica o un ulteriore significato. Sono resti del passato che testimoniano la propria forza nel presente, frutto di un collezionismo del futuro fatto di reperti apparentemente senza memoria.
L’impatto visivo dell’installazione cambia a seconda dell’intensità della luce madrilena e dell’orario della visita, e assume particolare intensità anche grazie alla mutevolezza autunnale delle piante che circondano l’edificio. Forse eccessivamente concettuale invece il titolo del progetto: “Destierra a los sin rostros / Premia tu gracia” è un verso tratto da Afraid, languida canzone di Nic, interprete tedesca degli Anni Settanta, riproposta di recente anche  da Antony and the Johnsons, che significa letteralmente “Esilia i senza volto / Premia la tua grazia”.

Federica Lonati

Madrid // fino al 28 marzo 2016
Danh Vō – Destierra a los sin rostros / Premia tu gracia
a cura di João Fernandes
PALACIO DE CRISTAL
Parque del Retiro
+34 (0)91 7741000
[email protected]
www.museoreinasofia.es

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Federica Lonati

Federica Lonati

Federica Lonati (Milano, 1967), giornalista professionista italiana, dal 2005 vive a Madrid. Diploma al Liceo Classico di Varese e laurea in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica di Milano, si è formata professionalmente alla Prealpina, quotidiano di Varese, scrivendo di cronaca,…

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