Virgilio Guidi e Luigi Vettori. Omaggio friulano a due pittori

PArCO, Pordenone – fino al 19 aprile 2015. Una retrospettiva, anzi due. Protagonisti: Virgilio Guidi e Luigi Vettori, ovvero due espressioni pittoriche del Friuli.

Il percorso espositivo, suddiviso in due parti dalle opere degli artisti in mostra, inizia con Il destino della figura di Virgilio Guidi (Roma, 1891 – Venezia, 1984). Le ampie tele e le sculture, che attraversano un intero secolo tra avanguardie storiche del primo decennio del Novecento e neoavanguardie del secondo dopoguerra, propongono la profonda ricerca della figura umana contrapposte a uno studio della luce, in periodi diversi del percorso creativo dell’artista. Molti ritratti e semplici scene di vita quotidiana, a olio su tela, che riconducono allo studio indipendente che Guidi fece su Courbet, Chardin e Correggio. Conoscenze che sono ben percepibili in Ritratto della madre (1916) o in Madre che si leva (1921).
Un percorso che porta il visitatore a tappe pittoriche successive, quelle degli Anni Cinquanta, caratterizzate da una decostruzione di molteplici “figurazioni”, come l’imponente Figure nello spazio (La danza) del 1950, dove le figure umane tendono a smaterializzarsi, caratterizzate da radicali segni, e dove l’inevitabile cancellazione delle figure evidenzia la luce come sostanza delle opere. Una “sostanza cosmica”, la figura come sindone, con poche tracce elementari, colori primari e una luce che sprofonda in se stessa.

Luigi Vettori, Autoritratto, s.d.

Luigi Vettori, Autoritratto, s.d.

Le opere di Luigi Vettori (Santa Lucia di Piave 1913 – Monastir 1941), presentate in Un’eredità spezzata, descrivono una vita breve ma artisticamente molto intensa. Più che nei paesaggi e nelle natura morte, la bellezza delle opere di Vettori stanno nella piacevole vivacità dei suoi ritratti: una spiccata sensibilità cromatica che emerge in Ritratto di bambina (1935), uno dei suoi dipinti più riusciti, e nello studio accurato del corpo umano, evidente nei disegni su carta. Precisione descritta anche in Torso di Afrodite, scultura in gesso.
Il genere da cui fu catturato Vettori – che fu allievo di Guidi –, ovvero il ritratto femminile, è talvolta caratterizzato da uno sguardo del soggetto che va altrove, una distanza psicologica che ne accentua l’isolamento. La carnagione del viso è luminosa, capacità appresa da Guidi, rafforzato dettagli della moda dell’epoca. Elementi decorativi che riportano al mondo classico, e la gestione del rosso che con carattere dona splendore alla composizione.

Terry Peterle

Pordenone // fino al 19 aprile 2015
Virgilio Guidi – Il destino della figura
a cura di Toni Toniato e Casimiro Di Crescenzo
Luigi Vettori – Un’eredità spezzata
a cura di Casimiro Di Crescenzo
PARCO
Viale Dante 33
0434 392935
[email protected]
www.artemodernapordenone.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/39834/luigi-vettori-virgilio-guidi

 

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