Ciò che più stupisce e rinfranca, nelle foto di Marc Riboud (Lione, 1923) esposte al Plateau, è la mancanza di retorica. Molta fotografia del Novecento non è immune dal luogo comune relativo alla “cattura dell’attimo”. Riboud invece riesce a cogliere momenti significativi, emozionanti, controversi senza mai spettacolarizzare.
Come dice il titolo, Premiers déclics, “primi scatti”, la mostra si concentra sulla prima parte della carriera di Riboud, gli Anni Quaranta e Cinquanta. Si parte con i lavori eseguiti a vent’anni, quando fotografa la sua Lione ancora per hobby ma già con grande maestria. E poi ecco le prime foto di Parigi, tra cui quella celebre dell’imbianchino-funambolo sulla Tour Eiffel, i cicli realizzati in Inghilterra, tra momenti di svago e scioperi di massa, il reportage in Yugoslavia, fino ai cicli realizzati in Cina, India, Alaska e Russia.
Ricorrono situazioni quotidiane, intime o di massa, che danno una lettura penetrante della società, non priva d’ironia. Con una poetica via via sempre più “sociologica” e impegnata, ma sempre piena di bellezza e grazia.
Stefano Castelli
Lione // fino al 20 febbraio 2015
Marc Riboud – Premiers déclics
PLATEAU
1 esplanade François Mitterrand
www.rhonealpes.fr/626-le-plateau.htm