Arte dell’impermanenza. Un ciclo di tre mostre a Roma

Montoro12, Roma - fino al 27 marzo 2014. La vita è come l’acqua, scorre muta e trasforma. Così l’arte. Lo spaesamento proposto da Gregorio Botta ed Emanuele De Ruvo per la prima delle tre doppie personali intitolate “Mont’oro”.

Mont’oro – gioco di parole sui concetti di monte e oro – è un progetto articolato in tre doppie personali. Gregorio Botta (Napoli, 1953) racconta l’oro dell’im-permanenza. Con i suoi blocchi monolitici, che prendono forma davanti ai nostri occhi, mostrando crepe e aperture che, pulsando, danno anima all’opera. Lasciano tracce e si tramutano nella natura stessa dell’arte diventando disegno, quadro o scultura. Confuse, incomprensibili, vive. Emanuele De Ruvo (Napoli, 1983) attraverso magneti dialoga con l’insensatezza e le leggi della fisica, dando vita a giochi di linee, forme e volumi cari ai concetti di gravità e elettromagnetismo. Immagini, suggestioni, emozioni che muovono dal significato insito a quello suggerito. Questo connubio artistico consente di cogliere nuovi modi di rapportarsi con la realtà. Appassionante aspetto dell’interessante esperienza intuibile in questa esposizione.

Michele Luca Nero

Roma // fino al 27 marzo 2014
Mont’oro – Gregorio Botta / Emanuele De Ruvo
a cura di Guglielmo Gigliotti
MONTORO 12 CONTEMPORARY ART
06 68308500 / 392 9578974
[email protected]
www.montoro12.it

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Michele Luca Nero

Michele Luca Nero

Michele Luca Nero (Agnone, 1979), figlio d’arte, inizia a dipingere all’età di sei anni. Una passione ereditata dal padre, Francesco, insieme a quella teatrale acquisita dal nonno, Valentino, poeta e drammaturgo riconosciuto a livello internazionale. In pochi anni ha curato…

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