L’ultima mostra che Pino ha accolto in galleria (qualche giorno prima della sua scomparsa) è un oceano di luce. Che plasma lo spazio alterandone la percezione. Un’esperienza partecipativa, come immergersi in una liquida energia. Le quattro opere scultoree che compongono l’installazione di Giulio De Mitri (Taranto, 1952) si inseriscono in un percorso denso di rimandi tra cultura e natura, scienza e alchimia, storia e mito. Materiali come plexiglas e fibre ottiche per raccontare suggestioni archetipe e radici mediterranee, dove da sempre, per De Mitri, è protagonista la luce.
Un flusso che attraversa i sensi, in grado di connettere le variegate sfaccettature dell’universo da cui veniamo continuamente creati, e dove continuamente creiamo. Esperidi è un giardino ideale dominato dal blu, il colore del cielo, del mare, dell’infinito spazio. Simbolo delle profondità inconsce e immagine del viaggio di individuazione nelle sue valenze più spirituali. Qui affiora la nostalgia di un
paradiso primordiale e indifferenziato: un “tempo senza tempo” dove la morte non esiste.
Lori Adragna
Roma // fino al 31 dicembre 2013
Giulio De Mitri – Esperidi
a cura di Paolo Aita
STUDIO CASAGRANDE
Via degli Ausoni 7a
06 4463480
[email protected]
www.pinocasagrande.com
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