Archeologia del presente. Perino&Vele guardano alla Grecia antica

Una nuova, effervescente personale di Perino&Vele per gli ambienti della Galleria Alfonso Artiaco di Napoli. Dove proporre ulteriori sviluppi di una ricerca scultorea sempre più intelligente, potente, pensante. Fino al 31 luglio.

Perino&Vele - Elpís - veduta della mostra presso la Galleria Alfonso Artiaco, Napoli 2013

Perfetta e impeccabile. La nuova personale di Perino&Vele (Emiliano Perino, New York, 1973; Luca Vele, Rotondi, 1975) organizzata per gli spazi della Galleria Alfonso Artiaco mette in campo un progetto che stringe nelle morse della consueta cartapesta il presente dell’arte e della vita. Con Elpís, titolo della mostra e di un pensiero che ripone fiducia sul presente (ελπίς è, non a caso, lo spirito greco della speranza), Perino&Vele puntano l’indice sulle ragioni stesse della scultura.

Di un procedimento che recupera alcune forme ceramiche dell’archeologia (l’anfora di tipo Dressel e i vari modelli di aryballos ne sono alcune) rimodellate con vetroresina e bitume, decontestualizzate per dar vita a nuovi, avvincenti corpi plastici e cromatici di grande respiro. Orcioelefante, Orcioserpente e Orciorinoceronte – tre sculture aggettanti che disegnano un bestiario fantastico – sono, assieme a una serie di rilievi che assorbono plasticamente lo spazio della pittura e della cornice, nuove espressioni di una riflessione unica, brillante, rara.

Antonello Tolve

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Napoli // fino al 31 luglio 2013
Perino&Vele – Elpís
ALFONSO ARTIACO
Piazzetta Nilo 7
081 4976072
[email protected]
www.alfonsoartiaco.com

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Antonello Tolve
Antonello Tolve (Melfi, 1977) è titolare di Pedagogia e Didattica dell’Arte all’Accademia Albertina di Torino. Ph.D in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica (Università di Salerno), è stato visiting professor in diverse università come la Mimar Sinan Güzel Sanatlar Üniversitesi, la Beǐjin̄g Yuy̌ań Daxué, l’Universitatea de Arta si Design de Cluj-Napoca e la Universidad Central de Venezuela. Critico d’arte e curatore, è stato commissario in diverse giurie internazionali. Tra i suoi libri si ricordano “Gillo Dorfles. Arte e critica d’arte nel secondo Novecento” (La Città del Sole, 2011), “ABOrigine. L’arte della critica d’arte” (PostmediaBooks, 2012), “Ubiquità. Arte e critica d’arte nell’epoca del policentrismo planetario” (Quodlibet, 2013), “La linea socratica dell’arte contemporanea. Antropologia Pedagogia Creatività” (Quodlibet, 2016), “Istruzione e catastrofe. pedagogia e didattica dell’arte nell’epoca dell’analfabetismo strumentale” (Kappabit, 2019), “Me, myself and I. Arte e vetrinizzazione sociale ovvero il mondo magico del selfie” (Castelvecchi, 2019), “Atmosfera. Atteggiamenti climatici nell’arte d’oggi” (Mimesis, 2019). Ha curato con Stefania Zuliani il volume di Filiberto Menna, “Cronache dagli anni settanta. Arte e critica d'arte 1970-1980” (Quodlibet, 2017) e, con S. Brunetti, “Il sistema degli artisti. Collezione, conservazione, cura e didattica nella pratica artistica contemporanea” (Mimesis, 2019). Dal 2018 e Direttore della sede romana della Fondazione Filiberto e Bianca Menna e dal 2014 è curatore della Gaba.Mc – Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.