La miglior curatela spetta alla Galerie Richard. La mostra è composta da quattro sculture di Peter Rogiers e ha il raro pregio di dare il necessario raggio e meritato respiro a ogni opera d’arte.
www.galerierichard.com

Vent’anni di Simmons. La Metro Pictures Gallery ha inaugurato una retrospettiva dedicata a Gary Simmons, per l’occasione presente insieme alla sua famiglia. Per Chelsea non è la miglior mostra dell’anno, ma senz’altro della settimana.
www.metropicturesgallery.com

La party gallery. Come al solito, la Freight + Volume riesce a riempire i suoi opening fino al tutto esaurito. Al di là delle opere selezionate, sembra che proprio nessuno riesca a mancare agli eventi organizzati da questa galleria. Atmosfera trash condita con lattine di birra.
www.freightandvolume.com

Più identiche al reale di una foto. Alla Weiss Gallery, fra la terra e il mare di Israele, l’iperrealismo di Yigal Ozeri impressiona per estetica e soprattutto talento tecnico.
www.mikeweissgallery.com

The social event. Il socialmente impegnato non vende, abbasso il socialmente impegnato. A questo crudele grido del mercato dell’arte americano rispondono alla Flowers Gallery le opere di Edmund Clark, che affrontano con vigore le realtà della prigione di Guantanamo.
www.flowersgallery.com

Con quelle facce un po’ così. C’erano una volta i pupazzi di cera nati per gioco. Diventati un affare per adulti, per iconizzare i volti storici più importanti del pianeta Ovest, David LaChappelle ha deciso di farne arte trasformandoli in modelli per i propri scatti. Mortisia e Gomez della famiglia Addams avrebbero apprezzato di sicuro, i visitatori che metteranno piede alla Paul Kasmin Gallery nelle prossime settimane, chissà.
www.paulkasmingallery.com

Finalmente poesia. Emozioni surreal pop alla Jonathan Levine Gallery. In scena le tele di Joe Sorren, che in ogni dove svelano il tocco di un maturo artista capace di dipingere con infante candore privo delle dannazioni della vita adulta.
jonathanlevinegallery.com

La curatela italiana. Stefania Carrozzini torna a Chelsea e lo fa alla Onishi Gallery con un group show che vuole essere un invito al viaggio verso i ricordi e le fantasie che abitano i giardini segreti dentro ognuno di noi.
onishigallery.com

L’outsider curator. Il curatore emergente della settimana è Elliot Avi Gitler. Vero art lover, Avi ha messo in piedi nel cuore di Chelsea una pop up exhibition di una settimana per un solo show capace di ospitare 180 piccoli deliri di carta dell’artista australiano Kristian Glynn.
www.gitlerandart.com
Alessandro Berni