La semplice complessità di Ennio Tamburi

Un’approfondita personale permette di studiare il percorso sulla carta di un artista dal fantasioso rigore. Alla Galleria nazionale d’arte moderna, a Roma, fino al 9 settembre.

L’arte di Ennio Tamburi (Jesi, 1936; vive a Roma e Zurigo) si regge tipicamente sulla ricerca e resa di ritmi composti da segni minimi su carta. Quanto ai segni, l’ingombro della tradizione moderna incentrata su varie metafisiche del punto – da Kandinsky in avanti – non deve limitare la vista dell’operazione complessiva di Tamburi, fondamentalmente astorica poiché partecipe di scansioni visive che accompagnano l’espressione umana sin dalle pareti di Lascaux o Catal Huyuk: l’ornamento come relitto, insomma, di una dimensione psichica ormai irraggiungibile razionalmente, ma sempre attingibile dall’arte.

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Ennio Tamburi

Quanto alla carta, sontuose trame artigianali di provenienza orientale sono il sostegno ideale per un’operazione semplice e insieme complessa come quella di Tamburi: carte, considerava Junichiro Tanizaki, che somigliano “alle foglie degli alberi”, e per questo assecondano mirabilmente il fluttuare dei segni dell’artista lungo le sue diverse stagioni.

Luca Arnaudo

Roma // fino al 9 settembre 2012
Ennio Tamburi – Semplice. Complesso
a cura di Maria Giuseppina Di Monte
GNAM – GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Viale delle Belle Arti 131
06 322981
www.gnam.beniculturali.it

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Luca Arnaudo

Luca Arnaudo

Luca Arnaudo è nato a Cuneo nel 1974, vive a Roma. Ha curato mostre presso istituzioni pubbliche e gallerie private, in Italia e all'estero; da critico d'arte è molto fedele ad Artribune, da scrittore frequenta forme risolutamente poco commerciali, come…

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