L’ossessione del colore. In bianco e nero

Volti di una morfologia sdegnosa e sprezzante. Un percorso che guarda alla storia del ritratto con rivoluzionaria autonomia. E non mancano inflessioni ferocemente satiriche. Fino al 3 marzo, a Milano, c’è il solo show di Veres Szabolcs da Prometeo.

Figure umane smisurate. La deformazione come lente d’ingrandimento. I lavori pittorici di Veres Szabolcs (Satu Mare, 1983; vive a Cluj-Napoca) invadono la Prometeo con un percorso fatto di stratificazioni tra passati remoti e contemporaneità inquiete. In mostra installazioni di disegni, statue e tele. Un corpus di lavori massicci e dai tratti vigorosi. Lo stile è la distorsione amplificata, il metro l’eccesso, gli orizzonti tematici, scomodi. L’artista rumeno costruisce ogni opera modellando un’anatomia del difforme che veemente esplode. Ogni soggetto è immolato a un dinamismo espressionistico urlato. Tra pensieri incauti e ghigni grotteschi, affilati come una scure, si insinuano dubbi e critiche senza assoluzioni. L’uso del colore è ossessivo, e poi, come un rintocco sospeso, compaiono nei lavori su carta esempi in bianco e nero. Come a voler estrarre segni d’anima, a volte, intorno al magmatico caos vertiginoso che su tutto incombe.

Caterina Misuraca

Milano // fino al 3 marzo 2012
Veres Szabolcs
PROMETEO GALLERY
Via Ventura 3
[email protected]
www.prometeogallery.com

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Caterina Misuraca

Caterina Misuraca

Caterina Misuraca nata a Lamezia Terme nel 1976. Vive e lavora a Milano. Laurea all’Università di Bologna in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo. Giornalista di cronaca, politica, costume e società. Curatrice mostre d’arte sociale (tra queste: OggettInstabili…

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