Attraversamenti e familiarità

In una sala della Fonderia Napoleonica, CircoloQuadro allestisce la prima personale milanese di Fabrizio Segaricci. Una mostra veloce, ripetitiva, poetica e nostalgica. Un percorso che sovrappone la familiarità dell'uomo alla memoria dei luoghi. A Milano, fino al 3 marzo.

Nella corte aliena, fuori dalla realtà, della Fonderia Napoleonica Eugenia, CircoloQuadro occupa una piccola porzione di spazio, al piano ipogeo del primo cortile. La galleria è dotata di un’unica lunga stanza, illuminata da una fila di neon che accompagna la trasparenza di alcune strette finestre rettangolari. In questo spazio, Fabrizio Segaricci (1969, vive a Magione, Perugia) utilizza due video e due serie fotografiche per ricordare memorie.
Dormi, ché domani arriva presto è il titolo che meglio riassume la poetica, il discorso e la visione strettamente intimista di Segaricci. L’artista studia diversi paesaggi a lui familiari e nel registrarli, li osserva, lentamente, cambiare (come la spiaggia di Carrara in Mi hanno mandato una volta in colonia e mi sono perso). La mostra, seppure breve e, in apparenza, facilmente comprensibile, nasconde in sé un linguaggio radicato da un tempo collettivo.

Ginevra Bria

Milano // fino al 3 marzo 2012
Fabrizio Segaricci – Dormi, ché domani arriva presto
CIRCOLOQUADRO
Via Thaon di Revel 21
02 6884442
[email protected]
www.circoloquadro.com


Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

Scopri di più