Se Siddartha c’ha pure il quarto occhio

Sulle bancarelle di fronte al santuario di Fatima, oltre alle ovvie immagini della Vergine e alle cartoline intrise di lacrime divine, si trovano oggetti improbabili. Come la riproduzione in calcare del Colosseo o la Tour Eiffel in miniatura. La riflessione di Sebastiano Mauri alla Otto Zoo di Milano, fino al 28 gennaio.

La religione e la professione di essa, per quanto tendano al divino, soffrono immancabilmente di tutti gli accidenti  delle vicende terrene, e si perdono in debolezze e limiti comuni. È un attimo dunque confondere i piani, scambiare il sacro con il profano, il trascendente con il kitsch. La stravagante collezione di souvenir religiosi allestita da Sebastiano Mauri (Milano, 1972) da Otto Zoo – così ricca di gadget inverosimili, dal crocefisso fosforescente al pupazzetto del Buddha che cresce con l’acqua – è  lo specchio di questo tormentato rapporto fra uomini e dei, mentre uno psichedelico campionario di piccole divinità e spaesatissimi alieni, chiusi come insetti in campane di vetro sotto potenti luci e scenografie lisergiche, si propone come la soluzione per una nuova iconografia sacra. Non siamo ancora sul pianeta Arte, ma almeno lo riusciamo a contemplare con gli occhi pieni di gioia e colore.

Max Mutarelli

Milano // fino al 28 gennaio 2012
Sebastiano Mauri – Aliens, Gods and Humans
OTTO ZOO GALLERY
Via Vigevano 8
02 36535196
[email protected]
www.ottozoo.com


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Max Mutarelli

Max Mutarelli

Massimiano Mutarelli nasce nella primavera del 1977 a Lambrate, quartiere storico di Milano. A vent’anni, con l’iscrizione all’Accademia di Brera, corona il sogno di poter entrare nel magico mondo dell’Arte. In realtà è un periodo turbolento, sospeso fra gli esami…

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