La libertà versione narcotraffico. Morán alla nuova Zak

La “Terribile Morbidezza” di un artista salvadoregno. Per l’inaugurazione della Galleria Zak in quel di Monteriggioni, nel senese. Fino al 20 giugno, per realizzare un sogno: quello della gallerista-curatrice.

Nel 2007, con Habitación Infantil, camera per bambini completamente ricoperta d’ovatta che alludeva alla violenza domestica, Ronald Morán partecipava alla 52. Biennale di Venezia difendendo i colori di El Salvador, dove l’artista è nato nel ‘72 e dove ancora vive, nonostante l’isolamento a cui è sottoposto questo Paese martoriato dal narcotraffico, come spiega il curatore della mostra, Antonio Arévalo. Nei venti giorni della sua “quasi” residenza a Monteriggioni, Morán ha creato alcuni lavori appositamente per la Galleria Zak: cucchiai, coltelli, bottiglie accolgono il visitatore in un doppio gioco percettivo. Pungente l’ironia sia nell’installazione video Terapia para un dulce sueno (2007), con loschi narcotrafficanti che saltano la staccionata come mansuete pecorelle, sia in Muro (2011), muretto di mattoni ricoperti d’ovatta che tutto sembra tranne un limite invalicabile.

Valentina Grandini

Monteriggioni (SI) // fino al 20 giugno 2011
Ronald Morán – Terrible Softness
a cura di Antonio Arévalo e Gaia Pasi
www.galleriazak.com

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Valentina Grandini

Valentina Grandini

Profilo: Valentina Grandini (Pietrasanta, 1978) è storica dell’arte, curatrice indipendente, art advisor, fotografa e organizzatrice di mostre ed eventi legati all’arte contemporanea. Dal maggio 2011 collabora con Artribune. Dal 2008 svolge l’attività di art advisor collaborando con collezionisti privati alla…

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