Il videogioco dedicato alle storie di Re Artù e dei cavalieri della Tavola rotonda Legends of the Round Table dello studio canadese Artifice Studio sembra un manoscritto miniato giocabile. E lo sembra perché è stato realizzato proprio replicando le tecniche pittoriche, musicali e letterarie medievali.
Un manoscritto miniato da giocare
Il responsabile dello stile visivo di Legends of the Round Table è Pierre Arrive, che ha studiato all’Institut Supérieur Européen de l’Enluminure et du Manuscrit di Angiers.
Anche se la storia è ambientata nel VI Secolo, lo studio ha deciso di rappresentarla come se fosse raccontata in un manoscritto del XIII Secolo, e partendo da questo presupposto sono stati scelti colori e sintesi grafica per tutti gli elementi del videogioco. I personaggi (e i cavalli) sono modelli 3D, ma gran parte dell’ambientazione è invece stata illustrata a mano, usando foglia d’oro, impastando i colori e replicando le tecniche dell’epoca.
Una colonna sonora suonata con strumenti medievali
Anche la musica di Legends of the Round Table è stata realizzata basandosi sulla musica medievale. La voce narrante di Anne Azéma della Boston Camerata accompagna le partite, alternando prosa a canto in versi e rima, mentre la colonna sonora è stata suonata con gli strumenti usati all’epoca ed è stata composta ispirandosi a spartiti che vanno dall’XI al XV Secolo.
Legends of the Round Table: un videogioco di ruolo ambientato nel Medioevo
Sulla piattaforma di distribuzione digitale Steam è anche disponibile una versione di prova gratuita di Legends of the Round Table, che si rivela essere un videogioco di ruolo particolarmente complesso che alterna esplorazione delle varie leggende del ciclo bretone, combattimenti a turni basati sulle regole della cavalleria e battaglie campali.
Matteo Lupetti
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