Intelligenza Artificiale al Prix Ars Electronica, il contest di media art più antico al mondo

Il concorso annuale di Ars Electronica di Linz, il più longevo festival di arte e cultura digitale del vecchio continente, introduce da quest’anno una nuova categoria legata all’Intelligenza Artificiale e alle scienze della vita

Da quest’anno c’è una nuova categoria al Prix Ars Electronica di Linz, il tradizionale concorso annuale legato ad Ars Electronica, il più longevo festival di arte e cultura digitale del vecchio continente. Si tratta della sezione Artificial Intelligence & Life Art che va a toccare uno dei temi su cui si sta concentrando l’attenzione negli ultimi tempi: l’Intelligenza Artificiale. Il rapido sviluppo delle tecnologie che rendono i computer ogni giorno più efficienti e autonomi nello svolgimento di compiti che in passato erano affidati agli esseri umani, ha reso indispensabile l’apertura di un dibattito ad ampio raggio, in tutti i settori.

I CASI SIMILI

Non manca l’interesse degli artisti, che si confrontano con questo tema da diversi decenni, sperimentando con opere che fondono naturale e artificiale e indagano le possibilità creative del software. E così nascono bandi e premi dedicati: in Italia i casi più recenti sono Re:humanism, organizzato da Alan Advantage, azienda attiva nel campo dell’IT con sedi a Roma e Boston; e la prima edizione – lanciata lo scorso giugno – del bando periferiA Intelligente, un’iniziativa della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei Beni Culturali per la riqualificazione attraverso l’uso creativo della tecnologia. Ora anche la competizione austriaca di media art più antica al mondo, che dal 1987 funziona come una piattaforma interdisciplinare per tutti coloro che utilizzano il computer come mezzo per creare lavori all’incrocio tra arte, tecnologia e società, è alla ricerca di opere artistiche nel campo dell’Intelligenza Artificiale. “Gli artisti che lavorano in questo campo sono dei pionieri”, dichiara Gerfried Stocker, direttore artistico di Ars Electronica.

IL RUOLO DEGLI ARTISTI

Questa è l’avanguardia del nostro tempo. E questo è ciò che vogliamo individuare e celebrare: il ruolo degli artisti che si impegnano in queste frontiere altamente rilevanti degli sviluppi scientifici e tecnologici”. Una categoria, quella dell’Intelligenza Artificiale, unita nel contest a quella della Life Art o scienze della vita come le biotecnologie, la tecnologia genetica, la biologia sintetica, applicate al campo artistico. “Con questa nuova categoria, il Prix Ars Electronica riconosce e supporta artisti che esplorano l’intersezione tra robotica e protesi o affrontano questioni ambientali ed ecologiche, la biosfera e la diversità”, ribadisce il direttore del premio Emiko Ogawa. “Siamo particolarmente interessati alla cooperazione tra arte e scienza, nonché a lavori incentrati sulla rilevanza culturale e sociale dell’IA, sulla sua dimensione etica e filosofica e sul ruolo dei decisori politici, dei governi e dell’industria”. Le altre categorie di Prix Ars Electronica 2019 sono Computer Animation e Digital Musics & Sound Art, insieme a quella per i giovanissimi, u19 – Create Your World. I vincitori avranno diritto agli ambìti premi Golden Nica e in denaro fino a 10mila euro per ciascuna sezione e potranno anche essere presenti al festival Ars Electronica in programma dal 5 al 9 settembre 2019. C’è tempo fino al 1 marzo 2019 per partecipare.

Claudia Giraud

http://jobs.artribune.com/competitions/prix-ars-electronica-2019/2848.php

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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