Van Gogh Alive – The experience consiste in un percorso multimediale attraverso il vissuto artistico e personale degli ultimi dieci anni di vita di Vincent van Gogh (Zundert, 1853 –Auvers-sur-Oise,1890), trascorsi in soggiorni a Parigi, Arles, Saint-Rémy e Auvers-sur-Oise, fino alla morte.
Si tratta di una esposizione senza quadri, nella quale le opere vengono proiettate su schermi e superfici in immagini molto grandi, ad alta risoluzione e con particolari in primo piano, in sequenze continue, accompagnate da musiche di sottofondo di compositori coevi all’artista olandese. Ideata da una società australiana, Van Gogh Alive è una mostra itinerante, portata in varie sedi in Italia e all’estero, e si adegua ogni volta agli spazi espositivi che la ospitano pur mantenendo sempre le stesse peculiarità. Il taglio non convenzionale della mostra risulta leggero e libero e ne favorisce la fruizione anche da parte dei più piccoli. E per i visitatori piccolissimi è consentito l’accesso nelle sale con i passeggini. C’è un’offerta di laboratori didattici per le scuole e per gruppi suddivisi a seconda delle fasce d’età. In una zona della mostra si può assistere a lezioni video di disegno a mano libera e i bambini possono esercitarsi su alcune apposite lavagne.

UN’ESPERIENZA AVVOLGENTE
Introducono la mostra le stampe di alcune delle opere visibili nelle sale successive e la ricostruzione in scala reale della camera da letto dell’artista ad Arles, soggetto di un suo celebre quadro, in cui ci si diverte a cogliere i particolari e a ritrovarli poi nell’opera. Il passaggio attraverso il corridoio in cui sono proiettati il Ramo di mandorlo in fiore e la Notte stellata prepara alla mostra vera e propria. Le proiezioni avvengono in due sale, la prima più piccola ed intima, quella in fondo più ampia. Sulle pareti altissime, scorrono contemporaneamente numerose opere di van Gogh, a più livelli e anche sul pavimento. Il visitatore è avvolto e coinvolto in questo spettacolo attraverso il susseguirsi di immagini, spesso di dettagli, fotografie e citazioni tratte dalle lettere di Vincent a suo fratello Theo. Si ripercorrono la vita dell’artista olandese, la sua evoluzione artistica, la sua malattia, i suoi affetti familiari e le sue amicizie, passando per il ferimento all’orecchio e il suicidio. Si colgono i soggetti, i colori, le pennellate. E a volte i dipinti prendono vita come il volo dei corvi dopo lo sparo fatale nell’ultima opera presentata.
– Barbara Di Tanna