Gli amanti del digitale hanno vinto, anche a Venezia. Senza fanatismi, ma con un’entusiasmante consapevolezza, il popolo social ha invaso uno dei luoghi più affascinanti della storia veneziana. Più di ottanta persone, armate di smartphone e tablet, hanno riversato sul web ritratti amatoriali di Museo e Biblioteca, dell’Area Scarpa e del suo giardino, confermando l’incredibile successo della rassegna Invasioni digitali e celebrandone gli intenti: divulgare il patrimonio culturale ricorrendo a strumenti semplici, alla portata di tutti. In un girotondo di condivisioni autentiche e virtuali, che ha messo in scacco, per una volta, l’equazione social-network=asocialità e portato in Laguna una ventata di buone sensazioni.
Famiglie e appassionati, veneziani e turisti si sono ritrovati a condividere un momento quasi di festa, dimostrando, finalmente, che l’interesse per la cultura è vivo e vegeto, a dispetto di crisi e pregiudizi. C’è da sperare che non resti un caso isolato e che una prossima valanga di invasioni riesca a “travolgere” anche altre istituzioni veneziane, stavolta assenti.
Arianna Testino