Reportage da Altaroma 2020: la kermesse di moda punta su emergenti e digitale

La tre giorni romana dedicata alla moda termina dopo aver assegnato ai tre vincitori del concorso di scouting “Who Is On Next?” il premio dedicato a Franca Sozzani, storica direttrice di ‘Vogue Italia’. Tra passerelle reali e online, il progetto espositivo ‘Showcase’ e giovani talenti che non sono passati inosservati, la manifestazione si è svolta, con coraggio e impegno, nonostante la pandemia Covid-19.

L’edizione appena conclusa di Altaroma, nel bene e nel male, passerà alla storia. Per la capacità di andare avanti nonostante l’emergenza sanitaria e promuovere i talenti malgrado il momento di stagnazione attraversato dal fashion system. La tre giorni dedicata alla moda chiude le porte di Palazzo Brancaccio, sede della manifestazione, realizzata grazie al supporto dei soci (Camera di Commercio di Roma, Regione Lazio, Risorse per Roma, Città metropolitana di Roma Capitale), al sostegno del Ministero degli Affari Esteri e di Ice ‒ Agenzia con l’obiettivo di far conoscere le promesse del made in Italy anche all’estero in un’ottica di internazionalizzazione. Stilisti e griffe indipendenti in prima fila all’interno di un network di visibilità che lavora in stretta sinergia con Pitti Immagine e Camera Nazionale della Moda Italiana.

I NUMERI REALI E VIRTUALI DI ALTAROMA

Anche se il Covid-19 è in agguato, Altaroma si è svolta dal vivo ‒ con ingressi contingentati ‒ e in rete grazie all’apposita piattaforma di live streaming “Digital Runway”, che ha consentito di assistere alle sfilate, ai talk show su temi d’attualità (dalla sostenibilità ambientale alle nuove opportunità professionali nel settore, sino alla formazione) e alle presentazioni sul web, registrando più di 20mila collegamenti durante la kermesse capitolina. “Non potevamo fermarci in un momento così difficile” ‒ ha dichiarato il direttore generale Adriano Franchi ‒ “il nostro target di riferimento è stato colpito in quelle risorse che sono spesso limitate e che derivano, a loro volta, dalle vendite che sono mancate nei mesi scorsi e che servono per i ragazzi, per i marchi, per investire su strumenti rivolti alla loro crescita e promozione”.
I numeri? 88 i brand e i designer in calendario, 100 i buyer e gli showroom accreditati, 15 distributori, 20 i final work degli allievi di istituti e accademie, 23 gli eventi tra reali e virtuali. La sesta edizione di “Showcase”, percorso espositivo con capsule collection ready to wear e accessori, diventato ormai una vetrina per gli emergenti, ha ospitato 68 creativi puntando sull’artigianalità e sul manufatto nel comparto dell’arte del gioiello, trasformato in un ideale vaccino anti-Coronavirus.

Morfosis. Courtesy of Studio DModa

Morfosis. Courtesy of Studio DModa

“WHO IS ON NEXT?”: I VINCITORI DELLA 16ESIMA EDIZIONE

Il sedicesimo concorso di talent scouting “Who Is On Next?”, promosso da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia, dopo le selezioni curate da Sara Sozzani Maino e Simonetta Gianfelici, ha premiato sul podio con l’award dedicato alla memoria di Franca Sozzani, storica direttrice della Bibbia della moda italiana e ideatrice del progetto, Francesco Murano per la sezione womenswear, Dima Leu per il menswear e Zeroundicieyewear di Simone e Daniele Testore per la categoria accessori. Murano ha già conquistato il palcoscenico internazionale poiché ha vestito la popstar Beyoncé in occasione del video di Spirit, colonna sonora del live action Disney Il Re Leone. La reinterpretazione dei suoi “ossimori plastici” incanta la giuria tra capi destrutturati, asimmetrie e volumi scultorei. Per il prêt-à-porter uomo, Dima Leu ‒marchio dello stilista omonimo ‒ rilegge lo sportswear con raffinati dettagli classici e sartoriali. Gli occhiali di Zeroundicieyewear, invece, richiamano suggestioni urban e postindustriali in un mix visivo che fa centro.

TALENTI DA TENERE D’OCCHIO

Tra i fashion show collettivi delle tre puntate di “Rome is my runway” e le monografiche, in passerella allo Spazio Field e nel giardino di Palazzo Brancaccio, non è mancata qualche interessante idea stilistica. Caterina Moro sfila con la collezione primavera-estate 2021 “S.U.D.”, un inno alla rinascita post-lockdown tra pezzi ecologici, tessuti leggeri con plissettature sfumati sul turchese, il bianco, il sabbia e il pervinca. Un viaggio nei ricordi che passa per Capri e Positano attraverso stampe floreali e particolari demi-couture. Convince Andrés Romo con la sua “Tambora” messicana, che richiama alla memoria le bande musicali che si esibiscono felici per strada in un tripudio di colori, dal sorbetto ai toni pastello su mikado, jersey, taffetà, cotone etici e green. “Luce luce luce” per Casa Preti del siciliano Mattia Piazza, che si lascia sedurre dalla libertà in un universo onirico e naïf, sperimentando “la freschezza di quando il corpo viene accarezzato da lenzuola pulite” dopo averle stese al sole. Fra sapiente tecnica modellistica e tradizione pantalonaia, per poi risvegliarsi garbatamente dai sogni. “Maingender”, dato dalla fusione dei termini “main” e “gender” che si tramutano in “human”, è lo studio estetico di Francesca Cottone che si dedica al superamento della divisione binaria di genere con un concetto di abbigliamento unisex e una riflessione accurata sull’androginia femminile, dipinta da nuance pop e delicate. Per la spring-summer 2021, Leonardo Macina svela ad Altaroma i tarocchi della sua “Cartomanzia” con Leolsd: alchimia e metafisica, il ricorso a fantasie multicolor per sprigionare entusiasmo e gioia nelle creazioni che evocano il fascino senza tempo della Puglia. L’alta sartoria di Gretel Z. è declinata nella collezione “The Nymph”, che guarda alla mitologia greca delle ninfe, figure divine e muse di artisti, cantate da poeti e scrittori. Tra preziosismi, cristalli e look eterei che esaltano la bellezza delle donne. Sulla catwalk romana, imperfezioni e contrasti per Morfosis della designer Alessandra Cappiello, che con “Imperfection 6” segna nuove vie di stile da percorrere nella quotidianità. Morbidezza, pregiate texture, una palette ricercata tra accenti black e fiori su giacche-pantalone oversize, ispirazioni mannish. Una linea decisa in cui le piume poggiano sui veli di chiffon in trasparenza ed eleganti cotoni lavorati.

Gustavo Marco P. Cipolla

https://www.altaroma.it

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Gustavo Marco P. Cipolla

Gustavo Marco P. Cipolla

Classe 1984, calabrese di origini, romano di adozione, Gustavo Marco P. Cipolla è un cittadino del mondo. Ama viaggiare, quando gli è possibile, e confrontarsi con realtà e culture sempre differenti. Le sue esperienze formative e professionali sono diverse: dalla…

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