I designer milanesi Leftloft presentano il loro film: Design is a Verb

Dopo vent’anni e 993 progetti, il think tank LUFT, dello studio di design milanese LeftLoft presenta un film, della durata di un’ora dal titolo ‘Design is a Verb’. Grazie al supporto de La Triennale di Milano, puntuali interviste video si trasformano in una riflessione pubblica sulle estensioni comunicative della forma.

Leftloft presenta, con la formazione quasi al completo, il film Design is a Verb. In sala, al Teatro Parenti, non solo Francesco Cavalli – fondatore e creative director dello studio nato a Milano nel 2009 e oggi operante anche a New York -, insieme a Bruno Genovese e David Pasquali – fondatori e creative director con Andrea Braccaloni, e a buona parte della numerosa squadra di designer e comunicatori. Il lungometraggio ideato da Leftloft con Marco Longo e Fulvio Lombardi, porta con sé la voce narrante di Marta Lunetta, trait d’union di collegamento tra le due nette dimensioni narrative sulle quali si articola il lungometraggio, per la sceneggiatura scritta da Eleonora Marangoni“Il Design è una continua ricerca di eventi”, sottolinea Cavalli, “fenomeni della forma che noi siamo andati ad investigare, ad analizzare attraverso protagonisti attivi della scena mondiale”.

LA “TRAMA”

Design is a verb è un racconto attorno al concetto di progetto che si sviluppa attraverso il viaggio formativo di una giovane designer che espone i dubbi, le domande, le responsabilità, e i desideri che definiscono l’identità di un mestiere.
I suoi pensieri attraversano la città, Milano naturalmente, dove “tutto è comunicazione”, lo studio e i luoghi del lavoro, fino a cambiare progressivamente scenario scoprendo la natura e arrivando al mare. Ad accompagnarla in questo percorso sono le risposte di chi fa lo stesso lavoro con successo da un’altra parte del mondo: gli esponenti di alcuni dei più affermati studi di design che hanno costruito la loro storia e i loro risultati ponendosi le stesse domande. Il film si conclude con il desiderio di un nuovo inizio. Il film si sviluppa a partire dalle conversazioni con i protagonisti della prima edizione di TOUCHPOINT co-design experiments (maggio-settembre 2016), progetto realizzato dallo studio per la XXI Triennale di Milano, appuntamento cardine del design mondiale: 3 talks, 5 pop-up studio, 1 maratona, cui hanno partecipato 30 designer internazionali, 100 studenti e oltre 2000 visitatori. Protagonisti prestigiosi che hanno prestato non solo volto, voce e opinioni al concetto di trasformazione dei confini del design, ma che a loro volta lavorano per rifondare la pratica, dandole nuova vita.

IL RITORNO DI TOUCHPOINT

“Leftloft”, spiega ad Artribune Francesco Cavalli, “ha compiuto vent’anni, in un mondo profondamente cambiato e che cambia sempre più velocemente. Questo ci ha fatto riflettere sui confini e le contaminazioni possibili per rendere la pratica progettuale aderente al suo contesto. Siamo nell’era del design, ma ci siamo chiesti: è anche quella dei designer? Così abbiamo creato LUFT, il nostro think tank multidisciplinare, e da qui un appuntamento pubblico in Triennale, TOUCHPOINT, che si ripeterà anche quest’anno. Il film, che è prima di tutto una ricerca, un racconto e una dichiarazione d’amore, nasce nel corso di TOUCHPOINT dalle nostre conversazioni con otto designer del panorama del design indipendente. Quello che emerge, di fondo, è il valore di ogni scelta che compiamo, perché progettare è scegliere”. I professionisti selezionati per il 2016 sono stati: Thierry Brunfaut (BASE, Brussels-New York-Geneva), George Eid (AREA 17, New York-Paris), Christian Haas (Raffinerie, Zurich), Pascal Soboll (Daylight Design, San Francisco-Seoul-Munich), Giacomo Spazio (Milano), Astrid Stavro (Atlas, Palma di Maiorca-New York), Anette Vaering (Mindlab, Copenaghen) e Hans Wolbers (Lava Design, Amsterdam). Molti però i progetti prestigiosi dello studio formato da Cavalli, Genovese, David Pasquali e Andrea Braccaloni, quasi un migliaio, per clienti internazionali quali Cassina, dOCUMENTA (13), curata da Carolyn Christov-Bakargiev a Kassel, Moleskine, tra i moltissimi altri.

IN AUTUNNO LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DEL FILM

“Fino all’ultimo”, si confessa Cavalli, “non abbiamo saputo quale forma avrebbe preso il film, ma fin da subito abbiamo compreso che sarebbe stato un viaggio didattico, una riflessione non solo sui contenuti, ma sul contesto che crea il design e che lo estende, lo arricchisce. Design is a Verb è un ragionamento che vorremmo fare in pubblico, mostrando un percorso esistenziale che per noi resta, tuttora, di scoperta”. Ha il sapore di scoperta anche il ritratto, la panoramica, l’istantanea in movimento che caratterizza la seconda sezione del lungometraggio, dedicata ad attraversamenti della città di Milano, dalla Stazione Centrale a Parco Sempione, fino alla casa madre di Leftloft in via dall’Ongaro e a La Triennale di Milano, naturalmente, sempre accompagnati dalla voce narrante. Aspettando la seconda edizione di TOUCHPOINT (12 – 14 ottobre 2017, alla Triennale di Milano), durante la quale il lungometraggio verrà ufficialmente presentato nell’evento di apertura dei lavori.

– Ginevra Bria

http://www.leftloft.com

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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