A Lisbona è in corso la Triennale di Architettura. Tutto quello che c’è da sapere
Lisbona accoglie la nuova edizione della sua Triennale di Architettura. Una panoramica dei principali appuntamenti che si susseguiranno fino all’8 dicembre in vari luoghi della città

Quanto pesa una città? Per la Triennale di Architettura di Lisbona (dal 2 ottobre all’8 dicembre 2025) i curatori John Palmesino e Ann-Sofi Rönnskog hanno scelto di riflettere sull’intensificazione dell’attività umana che sta segnando la rapida transizione della Terra nel corso dell’Antropocene. La domanda sul “peso della città” evoca una nuova architettura ed è un invito a ripensare l’ambiente urbano attraverso una coalizione con altre entità creatrici di forme. Non solo umane.

Le mostre da vedere alla Triennale di Architettura di Lisbona
Allestite secondo il progetto di Fernando Brizio, le mostre principali della VII edizione hanno l’obiettivo di unificare formati e media, integrando al contempo i testi come parte di un’esperienza multisensoriale, che include poesia, letteratura scientifica e brani letterari. L’architettura espositiva riflette la consapevolezza dell’impatto dei materiali, del lavoro e dell’energia coinvolti. Ed è per questo che, dopo la Triennale, gli elementi espositivi saranno riutilizzati nelle tre sedi coinvolte e adattati in ciascuna per mostre indipendenti ma interconnesse. Scorrendo il programma espositivo, emerge Fluxes (al MMAT-Central Tejo). La mostra indaga le intersezioni tra gli spazi artificiali – i vasti flussi di materia, energia e informazione che sostengono l’umanità – e i fragili e complessi cicli naturali della Terra; riflette su cosa significhi per l’architettura essere il vettore materiale di queste trasformazioni. Costituite da 30 trilioni di tonnellate di materiali, le città globali sono un intricato intreccio di strutture in evoluzione, sistemi geometricamente complessi e ambienti spazialmente diversi. La domanda su come misurare il peso di una città sfida dunque il pubblico a individuare il segnale dell’Antropocene in mezzo al rumore della Terra. Poiché la definizione di ciò che deve essere esaminato e misurato può essere considerata una serie temporale, ci imbattiamo in una questione tipicamente architettonica: distinguere segnale e rumore, figura e sfondo.
La Triennale di Architettura di Lisbona si interroga sul peso delle città
Al MUDE-Design Museum, la mostra Spectre riflette sull’impatto degli spazi umani sul pianeta. Come percepire l’azione delle dimensioni materiali della città contemporanea? Come diventare sensibili agli sconvolgimenti causati dalla sua intensificazione? Come vedere queste nuove dimensioni? Cosa fare di tutti i nostri artefatti e materiali che si accumulano? E ancora, è possibile immaginare ritmi di cambiamento diversi e diversificati nell’ambiente costruito e nella biosfera? Sono i quesiti presi in esame dal percorso espositivo. Lighter, allestita al MAC/CCB, è l’installazione di Daisy Ginsberg che colora lo spazio espositivo con il bagliore verde della clorofilla. Un modo per indicare un percorso attraverso gli esperimenti di vita nelle dinamiche travagliate della tecnosfera, con la sua astrazione di acqua, energia, carburante, materiali e informazioni. Entro il 2050 si prevede che la popolazione mondiale aumenterà di oltre due miliardi e mezzo di persone. Serviranno più risorse per il funzionamento delle città, ma come propone la mostra è anche un’opportunità unica per impegnarsi nel rinnovamento dei sistemi urbani, nella produzione architettonica e in città a basse emissioni di carbonio e socialmente giuste, in grado di accrescere la biosfera.
I premi e gli eventi collaterali della Triennale di Architettura di Lisbona
Da segnalare, dal 29 al 31 ottobre alla Calouste Gulbenkian Foundation, la rassegna Talk Talk Talk, con conferenze e dibattiti pubblici curata da Filipa Ramos e moderata da Lilet Breddels, Christele Harrouk e Federica Zambeletti su scienza, arte, filosofia, governance, ricerca e pratica architettonica. Nel corso della cerimonia di apertura della Triennale di Lisbona, l’architetta pakistana Yasmeen Lari ha riceverà l’Achievement Award 2025; la sua carriera, lunga oltre sei decenni, rappresenta una tangibile testimonianza del ruolo che l’architettura può svolgere nel migliorare le condizioni di vita, contrastare le disuguaglianze, resistere al collasso ecologico e costruire un futuro più giusto. Lari succede a Marina Tabassum, premiata nel 2022. Sarà infine assegnato il Lisbon Triennale Millennium bcp Universities Award a una delle diciotto università da tre continenti che si sono candidate per rispondere alla sfida proposta dai curatori.
Niccolò Lucarelli
Lisbona // fino all’8 dicembre
VII Triennale di Architettura di Lisbona
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