Entro il 2026 riaprirà nel cuore di Milano lo storico palazzo di Ca’ Santa Marta

Sarà presto inaugurato nel cuore di Milano un emblematico edificio rinascimentale. Il tutto avverrà al termine di un'importante opera di riqualificazione, che restituirà alla città un prezioso frammento della sua storia

Situato in via Santa Marta, al centro del quartiere delle Cinque Vie, tra i più antichi di Milano, Ca’ Santa Marta è un progetto residenziale curato dallo studio R4M Engineering e commercializzato da Abitare Co. L’edificio, il cui nucleo originario risale al Quattrocento e successivamente ampliato nel Settecento, riaprirà dopo un intervento di restauro conservativo avviato nel 2024, seguendo il principio del “dialogo armonico tra passato e presente”.

Ca’Santa Marta e il quartiere delle Cinque Vie a Milano

Il palazzo è frutto di un abile intervento di fusione tra due immobili adiacenti, affacciati su Via Santa Marta e per un tratto su Via San Maurilio, storiche arterie milanesi che durante il Medioevo divennero un crocevia urbano di fondamentale importanza. “Ca’ Santa Marta si inserisce nel cuore pulsante della città, nel quartiere delle Cinque Vie, il più antico di Milano, situato a pochi passi dal Duomo, spiegano da Abitare Co. “Il suo nome deriva dall’unione di cinque strade: Via Santa Marta, Via del Bollo, Via Bocchetto, Via Santa Maria Fulcorina e Via Santa Maria Podone. Questo incrocio era un centro nevralgico di scambi commerciali già in epoca romana e medievale. Oggi, le Cinque Vie rappresentano un affascinante intreccio di storia, arte e cultura, con stradine che si incrociano come una stella, in un’area ricca di monumenti, resti imperdibili, palazzi, musei e chiese. Il quartiere è noto anche per la sua vivace scena artistica e culturale, con numerose gallerie, atelier e boutique che animano la zona; per questo motivo, il nostro progetto si integra con armonia nel contesto circostante”.

Ca' Santa Marta, Cam Ingresso
Ca’ Santa Marta, Cam Ingresso

Il restauro e i reperti pervenuti nell’immobile

Ca’ Santa Marta si estende su una superficie di circa 2.700 metri quadrati, articolandosi attorno a due corti interne collegate. Una di queste, la più ampia, ospita reperti archeologici. “L’edificio racchiude un patrimonio storico-artistico straordinario, in parte celato e compromesso dal tempo”, racconta la società. “Prima dell’inizio dei lavori, Ca’ Santa Marta si presentava in uno stato di conservazione disomogeneo, a causa di interventi stratificati nel tempo, spesso privi di attenzione verso il valore storico-artistico dell’immobile. Molti ambienti risultavano alterati o nascosti da sovrastrutture recenti, che ne avevano compromesso la leggibilità. Durante le prime fasi di indagine e messa in sicurezza sono emersi affreschi murali di epoche diverse, frammenti decorativi originali e colonne romane inglobate in strutture più recenti. Questi elementi testimoniano la ricchezza storica dell’edificio e saranno un prezioso punto di partenza per l’intervento conservativo”.

Le residenze di Ca’ Santa Marta

Gli interni dell’edificio si articolano in 23 unità abitative, che spaziano dai monolocali ai quadrilocali con terrazze, rifinite con materiali di pregio e dotate di numerosi servizi. Le sfide affrontate da architetti e committenza sono state molteplici: “L’impresa più grande” – confessa Abitare Co. — “è stata integrare impianti moderni – dalla domotica ai sistemi ad alta efficienza energetica – nel rispetto dei vincoli di un contesto tutelato”. Nonostante ciò, “le residenze sono state progettate secondo criteri di comfort, tecnologia e sostenibilità, mantenendo sempre il rispetto per le volumetrie e la struttura originaria. Ogni dettaglio è stato pensato per restituire all’immobile la sua identità, con un’estetica raffinata e coerente con la Milano settecentesca”. A rafforzare il legame con il passato sono i nomi attribuiti a ciascun appartamento, dedicati a figure celebri che hanno segnato la storia dei luoghi. La scelta è stata effettuata tenendo conto “del contributo di queste personalità alla crescita della città e del loro legame con il quartiere. Nomi come Leonardo, Manzoni, Verdi e Caravaggio non solo evocano il passato di Milano, ma incarnano anche il dinamismo e la creatività che la città ha sempre saputo esprimere”.

Il futuro dell’edificio Ca’ Santa Marta

Sebbene il completamento dei lavori di restauro sia previsto per il 2026, Abitare Co. ha una visione chiara sul futuro posizionamento del palazzo nel contesto urbano. “Immaginiamo Ca’ Santa Marta come un luogo dove gli abitanti possano godere di un equilibrio ideale tra privacy e accessibilità, immersi in un contesto urbano ricco di storia e vitalità. Le corti interne saranno oasi di tranquillità, mentre le residenze offriranno ogni tipo di benessere”, commentano. “Il progetto garantisce non solo un’abitabilità all’avanguardia, ma anche un forte senso di appartenenza”. D’altronde, sottolinea l’azienda, “ogni progetto che curiamo nasce da un’attenta analisi del contesto e ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze di una nuova generazione di abitanti”.

Carolina Chiatto

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Carolina Chiatto

Carolina Chiatto

Cresciuta in provincia di Potenza, si laurea in Scienze dell’Architettura presso l’università di Roma Tre. Dopo aver vinto una borsa di studio con l’università di Cagliari per partecipare a un corso di formazione per giovani imprenditori, si appassiona al mondo…

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