La prima volta di Turrell in Grecia. Arriva l’installazione monumentale Skyspace, in un resort

Un edificio cubico di 6 metri per 6 con una grande apertura sul tetto, che si apre sul cielo del Peloponneso, sopra il lussuoso resort Amanzoe. È l’unica opera permanente di Turrell nel Mediterraneo.

Su una terrazza naturale affacciata sul mare sorge Skyspace, la nuova istallazione artistico-architettonica di James Turrell (Los Angeles, 1934), pensata per dialogare con la fluente luce levantina che arriva dal cielo come un fiume impetuoso. Attento osservatore del cielo, l’artista è rimasto affascinato dalla luminosità di quest’angolo di Grecia, e ha cercato di catturarne l’essenza attraverso un’opera immersiva site-specific, dove gli ospiti del resort, situato a Kranidi, un comune di 10.000 abitanti nel Peloponneso, possono entrare per provare una relazione “intima” con la luce del sole. L’auspicio di Turrell è che “chi avrà modo di fruire quest’opera possa provare un senso di serenità grazie al potere della luce”. La sobrietà formale caratterizza questo piccolo edificio, così come la scelta dei colori, limitati al bianco e al nero. Nessun orpello superfluo, per non sopravanzare la luce del sole, che di fatto è la vera protagonista. Per gli ospiti è prevista anche la possibilità di sperimentare Sky Plain in maniera ultraesclusiva, con aperitivo e cena privati all’interno dell’istallazione, in un ennesimo connubio fra arte e business, tutto sommato anche un po’ discutibile.

James Turrell -Skyspace

James Turrell -Skyspace

IL LUSSUOSO CONTESTO

Il residence Amanzoe è caratterizzato da un’architettura d’ispirazione classica, interpretazione contemporanea dei templi dell’antica Grecia; gli edifici che lo compongono sono costruiti in cemento chiaro e marmo bianco, e distribuiti all’interno su grandi ambienti inondati di luce, in modo da permettere di godere della natura circostante, fatta di boschetti di ulivi centenari, colline rocciose e il mare sullo sfondo. Un residence inserito in un paesaggio millenario, plasmato dal sole e dal vento, semplice nelle forme e nei colori, eppure profondo in questa sua essenzialità. Appunto queste caratteristiche hanno ispirato l’opera di Turrell.

UN PERCORSO FRA ARTE, ARCHITETTURA, ASTRONOMIA E TEOLOGIA

La poetica creativa di Turrell ha la luce al centro della sua ricerca, inteso come elemento portatore di vita, metafora della divinità, ma anche del pensiero umano, strumento di rivelazione e di elevazione interiore. Le sue opere sono concepite come luoghi di meditazione, dove l’individuo possa immergersi in silenziosa contemplazione del cielo, sia di giorno sia di sera. Non meno importanti della luce solare, sono per Turrell gli astri notturni, da sempre guardati dall’uomo con curiosità, e, almeno in antico, anche timore. Skyspace non è la prima esperienza di Turrell in una struttura alberghiera; ad esempio, nel 2014, a Pechino, per il Temple Hotel concepì Gathered Sky, un bagno di luce colorata sotto la volta cangiante del cielo.
Ma la sua opera di più ampio respiro, è il grandioso Roden Crater, in progettazione dal 1977 e di cui forse si intravede la fine dei lavori. Si tratta di un’opera senza precedenti di land art, un percorso di tunnel collegati ad aperture che affacciano sul cielo, ricavati all’interno di un vulcano in pieno Painted Desert, nell’Arizona settentrionale. Un osservatorio naturale per gli eventi celesti dove l’effetto sensoriale è assicurato.

Niccolò Lucarelli

Amanzoe
Agios Panteleimonas, Kranidi, Argolida, 21300, Grecia
www.amanzoe.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

Scopri di più