Il MoMA di New York apre la sua prima libreria a Seoul. Ponte culturale con la Corea sempre più forte
Da vent’anni, in partnership con Hyundai Card, il museo newyorkese promuove attività culturali e committenze artistiche che investono sul legame con la Corea del Sud. Ora inaugura a Seoul il primo bookstore indipendente nella storia del MoMA

Il Design Store del MoMA di New York – attualmente in ristrutturazione – è tra i negozi museali più visitati al mondo. E a ragione. Concepito come estensione della funzione divulgativa e didattica del museo, lo store beneficia di una consuetudine consolidata con il mondo del design e della progettazione architettonica: nel 1932, il MoMA istituiva il primo dipartimento curatoriale al mondo dedicato all’architettura e al design. L’assortimento dei prodotti in vendita presso lo shop rispecchia questa attenzione: la selezione degli articoli è subordinata a otto criteri per garantire la rispondenza con la filosofia del museo. E pur proponendo oggetti di riferimento per la storia del design, o pezzi simbolo della progettazione di determinati artisti o correnti, l’obiettivo principale resta quello di consentire a chiunque di fare acquisti a prezzi ragionevoli. Un impegno che si traduce in un catalogo molto versatile, tra oggetti per la casa e per l’ufficio, complementi d’arredo, accessori, poster e stampe d’artista, giochi per bambini, idee regalo. E libri, incluso il nutrito catalogo di pubblicazioni edite proprio dal MoMA, in ottemperanza della mission del museo sin dalla sua fondazione, nel 1929, e grazie al sostegno economico dell’Helen and Sam Zell Publications Fund.

Il MoMa Bookstore apre a Seoul
Eppure, la prima libreria indipendente nella storia del MoMA nasce solo ora, a migliaia di chilometri di distanza da New York. Il MoMA Bookstore appena inaugurato a Seoul è frutto di una partnership commerciale con Hyundai Card, società di carte di credito del gruppo Hyundai Motor che collabora con il museo newyorkese da quasi vent’anni (nel 2006, il sodalizio ha permesso allo store online del MoMA di “atterrare” in Corea, e dal 2025 è attivo il progetto condiviso di committenze site-specific per artisti digitali). La libreria apre nel distretto di Dosan park a Gangnam, quartiere in rapida espansione della capitale della Corea del Sud; presenta una selezione di oltre 1.100 volumi e include cataloghi di mostre e pubblicazioni del MoMA (oltre 200 titoli) e libri di arte, design e architettura. Oltre ai libri, il negozio espone anche una selezione ragionata di oggetti provenienti dal MoMA Design Store.
Tra negozio e galleria. Lo spazio del MoMA Bookstore
Anche la progettazione dello spazio – al confine tra negozio e galleria – è stata studiata per essere d’impatto. Dall’esterno, al piano strada, due grandi vetrate lasciano curiosare tra librerie e scaffali, che dominano un ambiente minimalista, incorniciato dalla facciata bianca ondulata, con l’insegna retroilluminata in bella vista. All’interno, la sala principale – a dominante chiara e con pavimento in cemento lucidato – è dedicata ai libri, posti su scaffali metallici sospesi, con le copertine colorate delle pubblicazioni del MoMA che attraggono lo sguardo. Il secondo ambiente, invece, è stato progettato per ospitare la collezione di design (capi d’abbigliamento compresi), e gioca su tonalità calde e avvolgenti.

L’interesse culturale del MoMA per Seoul
Il MoMA, già presente in Giappone con il suo Design Store, scommette dunque, ancora una volta, sull’Estremo Oriente. La scelta di Seoul, oltre alla lunga collaborazione in essere con Hyundai Card, è stata incoraggiata dalla vivacità della scena culturale della città (si è appena conclusa, con numeri incoraggianti nonostante la contrazione del mercato asiatico, la quarta edizione di Frieze Seoul) e dall’affluenza crescente di visitatori coreani al MoMA di New York, con il 2024 a segnare un record di presenze dalla Corea, come confermato dal direttore finanziario del museo, Daniel Perez, in occasione dell’inaugurazione del Bookstore. E nel 2027 la collana Primary Documents edita dal MoMA si arricchirà di un nuovo capitolo dedicato proprio all’arte coreana.
Livia Montagnoli
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