L’ex bocciofila di Bologna che rinasce come polo artistico e culturale. Ecco com’è BACH

Al termine di due anni di riqualificazione degli spazi esterni e interni, l’ex bocciofila di via Zanardi, nel quartiere Navile, diventa casa delle arti performative e centro di aggregazione culturale grazie all’iniziativa dell’associazione bolognese Leggere Strutture

Sotto il nome di Leggere Strutture Hub, nell’estate 2023 prendeva il via il progetto di rigenerazione urbana volto a trasformare uno spazio abbandonato di Bologna – nel quartiere semiperiferico di Navile – in polo multidisciplinare per le arti, casa degli artisti e centro culturale aperto a tutti. Dunque nuovo punto di aggregazione sociale, laddove un tempo la comunità locale si incontrava per giocare a bocce e scambiare qualche chiacchiera. 

Il progetto BACH. La rigenerazione urbana di un’ex bocciofile di periferia

L’intervento di riqualificazione promosso dall’associazione Leggere Strutture Art Factory – contenitore culturale attivo dal 2008 a Bologna per lavorare sulla produzione artistica e creativa con progetti nazionali e internazionali, sulla formazione professionale, sulla ricerca e divulgazione culturale accessibile e democratica – ha infatti interessato negli ultimi due anni l’ex bocciofila al civico 230 di via Zanardi. L’ideazione di BACH, acronimo di Bologna – Art – Culture – Hub, è frutto di un percorso condiviso sin dalle prime fasi con Arci BolognaOffside Pescarola, osteria sociale, luogo di inclusione e promozione dello sport, che dal 2019 porta avanti un percorso di rinnovamento del quartiere sotto la gestione della Cooperativa Idee in Movimento, proprio all’interno del circolo Arci dell’ex bocciofila. 

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B.A.C.H. – Leggere strutture Art Factory

Cosa sarà BACH. Casa degli artisti e polo di aggregazione culturale del quartiere Navile

L’hub, che inaugura ufficialmente domenica 28 settembre e apre le porte a partire dal giorno seguente, sarà una Casa degli Artisti dedicata alle arti performative e allo spettacolo dal vivo. All’interno degli spazi saranno inoltre promosse attività culturali, sociali e aggregative rivolte alla cittadinanza. L’obiettivo è infatti quello di creare un ponte di connessione a livello nazionale e internazionale rendendo la fruibilità dell’arte e dell’educazione aperta, democratica e per tutte le generazioni, grazie a un progetto di ampio respiro reso possibile dal supporto dell’Unione Europea nell’ambito del Bando per il sostegno di progetti di innovazione sociale (DGR 1287/2023), della Regione Emilia-Romagna (che ha finanziato circa la metà delle spese totali di ristrutturazione, pari a 250mila euro) e dall’intervento di sponsorizzazione dell’azienda Marchesi Movimento Terra, partner tecnico che ha sostenuto una parte essenziale dei lavori interni ed esterni.

La programmazione e gli obiettivi di BACH a Bologna

In occasione dell’inaugurazione, il centro accoglierà i primi artisti e le prime performance negli spazi rigenerati. Poi, a regime, sarà punto di riferimento artistico e culturale per il territorio lavorando sulla produzione, sulla ricerca e sulla formazione (con un’offerta destinata in particolar modo ai talenti emergenti). In qualità di spazio aggregativo di quartiere, BACH proporrà una programmazione di attività rivolte a utenze diverse: famiglie, infanzia, adolescenti, disabilità, terza età. E favorirà la nascita di collaborazioni, partnership e nuovi networking per la riqualificazione e l’elaborazione di un polo multidisciplinare e polifunzionale aperto agli scambi con la città e con il resto d’Italia e del mondo.

Livia Montagnoli

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