Il Comune di Milano mette sul mercato Palazzo Dugnani: diventerà un polo scientifico o un museo

C'è tempo fino al 29 agosto per aggiudicarsi la concessione dello storico immobile milanese, provvedendo a interventi di restauro volti alla riapertura al pubblico con un'offerta culturale ed espositiva. La base d'asta è di 1,633 milioni di euro 

Si trova tra Via Manin, Via Palestro e i Bastioni di Porta Venezia Palazzo Dugnani, annoverato tra i più importanti esempi di architettura della città di Milano. 
Costruito a partire dal XVII Secolo, il palazzo inizialmente aveva delle dimensioni piuttosto modeste ed era di proprietà della famiglia Cavalchini. Nel 1730 l’immobile fu ceduto alla famiglia Casati, per poi passare, nel 1753, nelle mani dei Dugnani, una famiglia illustre di Milano che ampliò il palazzo trasformandolo in un luogo di cultura e ospitando spesso personaggi illustri come poeti e artisti. Sviluppato su tre piani, Palazzo Dugnani si sviluppa su una superficie di oltre 5mila mq, portici, logge e affreschi del Tiepolo. 

Un immobile di pregio di proprietà della città di Milano e che il Comune di Milano ha deciso di valorizzare con un bando di concessione d’uso per 33 anni, con l’obiettivo di restaurarlo e riaprirlo al pubblico come polo scientifico culturale o come museo dei media e delle immagini. Il palazzo insomma smetterà di restare chiuso o utilizzato solo saltuariamente per eventi, ma verrà assegnato al miglior offerente: una grande azienda che vorrà fare qui la sua fondazione ad esempio o un museo internazionale intenzionato a sbarcare in Italia in uno spazio di grande prestigio.

Il bando per aggiudicarsi Palazzo Dugnani a Milano 

Aperto fino al 29 agosto 2025, il bando si rivolge a imprese, società, raggruppamenti temporanei d’impresa e prevede che l’operatore che si aggiudicherà lo storico immobile provveda agli interventi per il suo restauro e alla sua apertura al pubblico con attività di interesse culturale ed espositive. Queste potranno vertere su due ambiti: quello scientifico (in relazione anche con il vicino Museo di Storia naturale) e con i temi della sostenibilità, oppure della comunicazione visiva, della storia dei media e della percezione attraverso le immagini, con una visione che potrebbe vedere qui l’arrivo di un Museo della Fotografia.
Il canone di concessione annuale posto a base d’asta è di 1,633 milioni di euro a salire: chi offrirà di più vincerà anche se il 70% della scelta sarà fatta non in base all’offerta economica ma in base alla qualità del progetto. I lavori di restauro sono stimati in circa 20 milioni di euro. Un investimento che sarà scomputato dal canone concessorio: insomma il vincitore inizierà a pagare l’affitto dopo una decina d’anni dall’inizio della convenzione, prima di allora tutti le risorse andranno nel cantiere di restauro.

Milano e la valorizzazione del patrimonio storico immobiliare attraverso i privati

Attraverso questo bando il Comune di Milano avvalora il legame che unisce il pubblico e il privato per riabilitare il patrimonio storico immobiliare attraverso programmi culturali e restituendo beni di pregio alla comunità. Speriamo che la grande necessità di capitali (le decine di milioni necessari per i restauri) e l’incognita sui tempi e le burocrazie (interventi complicati con lo sguardo non sempre benevolo delle Soprintendenze italiane…) non scoraggino investitori e operatori culturali internazionali. 

Il bando per la riqualificazione di Palazzo Dugnani: un percorso di valorizzazione per la comunità 

Con l’avviso pubblico per la concessione e la riqualificazione di Palazzo Dugnani portiamo avanti il percorso di valorizzazione di uno dei più prestigiosi immobili della città”, spiega l’Assessore alla cultura Tommaso Sacchi, ripreso da MilanoToday. “Una valorizzazione che andrà a beneficio di tutta la comunità perché andrà a integrare l’offerta culturale complessiva della città, armonizzandosi con la programmazione delle nostre altre sedi museali“.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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