Flashback Habitat a Torino. Al via il programma con nuovi format per gallerie e artisti

Inaugura un nuovo importante spazio culturale a Torino. Per di più in un edificio storico; per di più in un bel parco; per di più con contenuti interessanti e format innovativi

Con SOLOSHOWGALLERY inauguriamo un importante ciclo di mostre dedicate, sviluppate in collaborazione con le gallerie”. Con queste parole Flashback Habitat lancia a un nuovo progetto annuale che dà la possibilità alle gallerie di realizzare una mostra personale in uno dei piani del Padiglione B. Il format voluto dalle direttrici di Flashback Art Fair, Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, e curato e ideato dal direttore artistico Alessandro Bulgini per valorizzare ciò che già esiste, ma che con il tempo è stato dimenticato, prende il via a Torino a partire dal 20 aprile negli spazi espositivi di corso Giovanni Lanza 75, insieme a un palinsesto di mostre ed eventi.

Mario Sironi, Studio per locandina FIAT Balilla, 1932

Mario Sironi, Studio per locandina FIAT Balilla, 1932

SOLOSHOWGALLERY: NUOVO FORMAT DI FLASHBACK HABITAT PARTE CON SIRONI

Si tratta di un progetto che nasce con l’intenzione di ‘mettere in luce’ il lavoro di ricerca di singole gallerie nella convinzione che, in aggiunta alle fiere settimanali debbano esserci dei momenti più lunghi e sedimentati nei quali far emergere specifici aspetti di progettualità e ricerca. Tra i molteplici scopi vi è quello di comunicare il ruolo complesso e sfaccettato del gallerista. Ne nascono dunque delle vere e proprie mostre spesso sorprendenti dal punto di vista filologico”. La prima mostra del ciclo Solo Show nasce dalla collaborazione della galleria Aleandri Arte Moderna di Roma e dell’Archivio Mario Sironi di Romana Sironi: si tratta della prima antologica a Torino che ripercorre fino al 28 maggio la vicenda artistica di Mario Sironi, figura centrale del Novecento italiano, attraverso una suggestiva panoramica di opere grafiche, disegni a matita, china, tempere, che coprono l’intero arco temporale della sua prolifica ed eclettica produzione, dagli anni romani della gioventù a quelli milanesi della maturità, Futurismo, Metafisica, Classicismo, illustrazione, satira, pittura muraria, arti applicate fino alle introspezioni dell’ultimo Sironi.

Mario Sironi, Studio per impluvium (Palazzo dell’Arte, Triennale di Milano) 1933 ca.

Mario Sironi, Studio per impluvium (Palazzo dell’Arte, Triennale di Milano) 1933 ca.

UNA VITA MIGLIORE. FRAMMENTI DI STORIE DELL’IPI

La seconda mostra che inaugura il 20 aprile (per protrarsi fino al 20 luglio) racconta, invece, le vicende dell’IPI (Istituto Provinciale per l’Infanzia), brefotrofio di Torino attraverso scorci di storie di alcuni dei protagonisti, bambini ora adulti, tate, dipendenti della struttura, con documenti originali dell’epoca consegnati da chi c’è stato e raccolti negli archivi storici dell’allora Provincia di Torino e con testimonianze raccolte dalla loro viva voce. L’IPI, inaugurato nel 1958 dal Presidente Gronchi, ospitò ogni anno circa 300 bambini e bambine in attesa di adozione, spesso partoriti in Corso Lanza 75, e poi dati in adozione, in genere prima dei tre anni. Oggi molte di quelle persone, diventate adulte, frequentano il luogo e le attività di Flashback Habitat, riconoscendo in Corso Lanza le proprie origini, la loro prima casa, arricchendo di storie e emozioni la nuova vita del luogo.

Il giardino

Il giardino

IL PALINSESTO DI FLASHBACK HABITAT

Il programma artistico negli spazi espositivi di corso Giovanni Lanza 75 proseguirà sabato 9 giugno, quando sarà fruibile per il pubblico la mostra 8497. L’arte a Torino dal 1984 al 1997. L’esposizione racconta di Torino capitale dell’arte contemporanea che ha preso slancio e vita negli anni ‘80. Dal 9 maggio fino al 4 luglio si avrà, inoltre, la possibilità di assistere agli incontri torinesi dei Martedì Critici con artisti della scena piemontese, il fortunato format del critico d’arte Alberto Dambruoso che nel 2010 tutti i martedì aprì le porte della sua casa romana ad artisti ed intellettuali per dare vita a dibattiti che hanno come fulcro l’intreccio tra opera, artista, critico e pubblico. Gli ospiti saranno Monica Carocci, Daniele Galliano, Luigi Mainolfi, e Paolo Mussat Sartor. Anche il grande parco ottocentesco che circonda il complesso dell’ex brefotrofio IPI in corso Giovanni Lanza sarà teatro di eventi. Con il progetto Vivarium artisti del territorio si cimenteranno in grandi installazioni. Si comincia il 21 aprile, quando verrà integrata nel parco l’opera di Paolo Grassino. Ecco qualche immagine in anteprima delle opere.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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