Tom Morello ha scritto una canzone per il videogioco “Final Fantasy XIV” e ce l’ha raccontata

Il chitarrista dei Rage Against the Machine ha collaborato con il cantante e polistrumentista Caleb Shomo per scrivere “Everything Burns”. Insieme al compositore del videogioco, i due musicisti ci hanno raccontato le ragioni e i temi della loro canzone

“Uno dei motivi per cui sono tanto in sintonia con questa canzone è perché non è fatta solo su misura per questo gioco: è fatta su misura per questa epoca” ci dice Tom Morello, chitarrista della band Rage Against the Machine. È ora disponibile online sulle piattaforme di streaming Everything Burns, brano realizzato da Morello per il videogioco giapponese Final Fantasy XIV in collaborazione con la band metalcore Beartooth. Artribune ha avuto l’occasione di intervistare in una videochiamata Morello, il cantante e polistrumentista Caleb Shomo (Beartooth) e Masayoshi Soken, direttore del comparto audio e principale compositore del videogioco. “Viviamo in un’epoca in cui ci troviamo a un bivio molto pericoloso della storia umana. E quindi una canzone [che dice che] tutto sta bruciando funziona sia dentro al gioco sia fuori dai suoi confini”, continua Morello. “Viviamo in un’epoca in cui le persone che resistono contro l’ingiustizia capiscono quanto alta sia la posta in gioco. E, quindi, penso che questa canzone funzioni sia come parte della narrazione di Final Fantasy XIV sia come parte della narrazione del 2025, e oltre”. 

Il videogioco di ruolo online “Final Fantasy XIV” 

Final Fantasy XIV (Square Enix, 2013) è un videogioco di ruolo con multiplayer online massivo (MMORPG). Gli episodi della serie Final Fantasy sono totalmente indipendenti l’uno dall’altro, anche se esistono sequel e prequel di singoli episodi che possono svilupparsi in vere e proprio sottoserie, come quella sorta da Final Fantasy VII (di cui abbiamo discusso su Artribune i remake). Tutti gli episodi condividono, però, alcuni elementi del loro immaginario: un fantasy che combina Medioevo, steampunk (tecnologie fantascientifiche alimentate a vapore) ed elementi futuristici. E tutti gli episodi si inseriscono in un percorso iniziato nel 1987 e ispirato alla serie Dragon Quest (Square Enix, 1986 – in corso) per portare su computer, e soprattutto su console, in forma semplificata, l’esperienza dei giochi di ruolo da tavolo in stile Dungeons & Dragons. Il fatto che questo episodio abbia un “multiplayer online massivo” vuol dire che può essere giocato contemporaneamente da migliaia di persone, che condividono le loro avventure e formano alleanze in un mondo virtuale persistente e in continua espansione grazie a frequenti aggiornamenti (un gioco simile è il celebre World of Warcraft di Blizzard Entertainment, ora parte di Microsoft). Final Fantasy XIV è l’episodio della serie che ha ottenuto il maggior successo economico, ed è ancora giocato da circa un milione di persone secondo le stime non ufficiali di LuckyBancho. 

Tom Morello collabora alla canzone Everything Burns per il videogioco Final Fantasy XIV (immagine dal sito ufficiale del videogioco)
Tom Morello collabora alla canzone Everything Burns per il videogioco Final Fantasy XIV (immagine dal sito ufficiale del videogioco)

“Everything Burns”, la canzone di Tom Morello e Beartooth per FFXIV 

Circa un anno fa Jason Charles Miller, musicista statunitense che ha lavorato a diverse canzoni di Final Fantasy XIV, ha raccontato a Morello che Soken è un grande fan dei Rage Against the Machine. In passato il compositore del videogioco aveva, infatti, dichiarato che sarebbe stato il suo sogno avere la chitarra di Morello in Final Fantasy XIV, e Morello, che pur non essendo appassionato di videogiochi conosceva la serie, ha deciso di esaudire il suo desiderio con l’aiuto dei Beartooth, come suggerito dal produttore Tyler Smith. Neanche Shomo, che ha scritto le parole della canzone, aveva molta familiarità con Final Fantasy, ma ammette di essere rimasto colpito da “l’amore e la cura con cui vengono creati questi giochi e soprattutto con cui viene creata la loro musica”. La musica ha, infatti, sempre avuto un ruolo centrale nei Final Fantasy, e dal 2007 alla colonna sonora della serie sono dedicati i concerti orchestrali Distant Worlds: Music from Final Fantasy. Anche proprio per la sua colonna sonora, Final Fantasy XIV viene a volte descritto come “un parco a tema” di Final Fantasy.  

Il ruolo della musica in “Final Fantasy XIV” 

Il videogioco ha una sua epica e ormai un’arzigogolatissima trama e i suoi personaggi, ma è pure zeppo di riferimenti agli altri episodi della serie, e le sue musiche sono spesso riarrangiamenti di brani del passato. Sia per questi riarrangiamenti, sia per i pezzi composti appositamente, Soken ha sempre sostenuto di voler dare priorità all’esperienza complessiva di gioco. Cioè, di solito le musiche di Final Fantasy XIV sono composte o riarrangiate strettamente in funzione dei momenti narrativi e delle battaglie che dovranno poi accompagnare. Il processo è stato diverso per Everything Burns, perché Soken e il resto dello studio non hanno dato alcuna indicazione a Morello e Beartooth. “Quando la canzone è arrivata un anno fa non volevamo usarla in un modo che potesse banalizzare l’esperienza. Quindi, l’abbiamo messa da parte e abbiamo aspettato fin quando non abbiamo trovato l’occasione perfetta a cui abbinarla” rivela Soken. Per la precisione, Everything Burns accompagna le nuove sfide appena introdotte nell’arena di combattimento Arcadion, che ha una sottotrama tutta sua. 

Tom Morello tra fantasy e politica 

Secondo Shomo il genere fantasy, e nello specifico Final Fantasy XIV, gli ha dato “una tavolozza” che gli ha permesso di esplorare spunti diversi da quelli con cui si confronta normalmente. Il fantasy “costruisce ponti, collega insieme elementi che sarebbero stati sennò separati” afferma Morello, che aggiunge che questa è stata la logica anche dei Rage Against the Machine. La musica del gruppo, infatti, mescolava elementi di generi musicali diversi (metal, hip-hop, punk rock) dando una prospettiva politica molto netta a un amalgama di influenze che a volte non avevano originariamente un taglio politico. “In questo modo le persone erano obbligate a confrontarsi con le idee che erano nelle canzoni, perché erano canzoni che spaccavano” spiega Morello, noto per le sue posizioni socialiste che sono tra l’altro al centro del progetto solista The Nightwatchman. “E anche una canzone come questa, che è fermamente parte del mondo di Final Fantasy XIV, ha livelli di lettura che vanno oltre il videogioco”

Il senso di comunità nei videogiochi 

In un certo senso, pure Final Fantasy XIV stesso è “un ponte”: da più di 10 anni unisce in un’esperienza comune chi ci gioca pagando il suo abbonamento mensile. Per questo la comunità dell’utenza del videogioco è importante anche nella creazione della sua componente musicale, e lo è in un modo diverso da quello che vediamo nei videogiochi che vengono distribuiti e acquistati come opere più o meno concluse. Brani di Final Fantasy XIV come “A Long Fall” sono per esempio diventati dei meme che Soken ha, poi, citato nei video musicali e nei concerti della sua band The Primals, in cui suona versioni riarrangiate della colonna sonora del videogioco. “La comunità mi ispira molto e mi influenza nella composizione” racconta Soken. 

Tecnologia e musica nel mondo del videogioco 

Siccome si parla spesso del progresso della grafica nei videogiochi e molto più raramente di come sta cambiando il loro suono, alla fine dell’intervista chiediamo a Soken come si sta tecnologicamente evolvendo la sua disciplina. “Stiamo vedendo la transizione verso l’audio immersivo” ci dice. “In passato si avevano gli impianti surround, e il punto era l’esperienza del suono all’interno di una stanza. Ora, invece, le console stanno spingendo il suono surround personale”, cioè tecnologie che creano un ambiente sonoro centrato sulla singola persona. Ma prima di darci la risposta seria, Soken ce ne ha data una (forse) scherzosa. “Guardate questa schermata”, ha esclamato indicando Morello e Shomo. “È questa la vera evoluzione della tecnologia musicale!”.

Matteo Lupetti 

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Matteo Lupetti

Matteo Lupetti

Diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010, gestisce il collettivo di fumettisti indipendenti Gravure e scrive di videogiochi per varie testate italiane ed estere. È diplomato in sommelerie all’interno dell’associazione FISAR ed è direttore artistico…

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