Le illustrazioni di Maria Francesca Melis tra Sardegna e Nuova Zelanda

La nostra rubrica dedicata ai protagonisti dell’illustrazione italiana stavolta cede la parola a Maria Francesca Melis

Maria Francesca Melis nasce in Sardegna trent’anni fa. Vive in Nuova Zelanda. Tra atmosfere Liberty e suggestioni della cultura Maori, senza mai dimenticare il repertorio iconografico legato alla Sardegna, l’artista dà vita a scenari dove esprime tutta la vitalità che la natura ci riserva con una linea raffinata, sinuosa e accattivante.

Descriviti con tre aggettivi.
Curiosa, sognatrice, empatica.

Qual è la tua formazione?
Dopo aver frequentato il Liceo Classico mi sono trasferita a Londra per imparare l’inglese. Le innumerevoli ore trascorse in metropolitana hanno fatto risvegliare la mia passione per il disegno e l’illustrazione. Grazie a mostre e piccole librerie nascoste, ho scoperto tantissimi artisti che ammiro molto e che hanno cambiato completamente il mio modo di vedere l’arte. Dopo essermi trasferita in Nuova Zelanda, probabilmente grazie allo stile di vita a contatto con la natura e la possibilità di dedicare più tempo a me stessa, ho deciso di intraprendere un corso di studi in Grafica.

Gli artisti di riferimento?
Sono moltissimi: William Morris, Ernst Haeckel, Cipe Pineles, Joan Kiddell-Monroe, Olaf Hajek, Maria Sibylla Merian Der Rupsen, John Alcorn e, infine, Mary Granville Delany. Lei mi ricorda sempre che non esiste un’età precisa per inseguire i propri sogni e che non si è mai in ritardo.

© Maria Francesca Melis per Artribune Magazine

© Maria Francesca Melis per Artribune Magazine

LO STILE DI MARIA FRANCESCA MELIS

Qual è il tuo repertorio iconografico?
Ho un legame molto bello con la natura, è il mio rifugio quando ho bisogno di staccare la spina, ma anche una grandissima fonte di inspirazione. Per queste ragioni il mio repertorio iconografico è ricco di fiori, piante e animali.

Come definisci il tuo lavoro?
Botanico, minuzioso, surreale.

Descrivi il processo creativo di una tua illustrazione.
La prima cosa che faccio prima di iniziare a illustrare è decidere che musica ascoltare, poi solitamente faccio molta ricerca, leggo, raccolgo immagini a cui fare riferimento, decido che palette di colori utilizzare e inizio a disegnare su carta. Quando sono soddisfatta dello schizzo a matita, ripasso con inchiostro nero e infine trasferisco l’illustrazione sul computer e lavoro sul colore.

© Maria Francesca Melis per Artribune Magazine

© Maria Francesca Melis per Artribune Magazine

TECNICHE E OPERE DI MARIA FRANCESCA MELIS

Qual è il tuo concetto di bellezza?
I capelli al vento fuori dal finestrino, l’odore della terra smossa dell’orto, della pioggia, il sale sulla pelle dopo una giornata al mare e gli abbracci, quelli forti che abbiamo desiderato per mesi.

Quali tecniche prediligi?
Inchiostro su carta e colore digitale, ma vorrei sperimentare di più con tempera e matite colorate.

Cosa sogni di illustrare?
Una copertina del New Yorker e una collezione di tessuti per Liberty.

A cosa lavori in questo momento e quali sono i progetti futuri?
In questo periodo sto studiando Grafica a Auckland e, fra un esame e l’altro, lavoro ad alcune commissioni. Molto lentamente sto illustrando una raccolta di uccelli endemici della Nuova Zelanda. Non so cosa mi riservi il futuro ma spero di poter trascorrere più tempo in Europa e lavorare nel mondo dell’editoria e della moda.

Roberta Vanali

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #61

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Roberta Vanali

Roberta Vanali

Roberta Vanali è critica e curatrice d’arte contemporanea. Ha studiato Lettere Moderne con indirizzo Artistico all’Università di Cagliari. Per undici anni è stata Redattrice Capo per la rivista Exibart e dalla sua fondazione collabora con Artribune, per la quale cura…

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