Le voci della Milano creativa. In un libro

Una sessantina di interviste alle giovani figure della creatività milanese compongono “Panorama”, l’antologia curata da Zoe De Luca. Che in questa intervista racconta origini e obiettivi del progetto cui è ispirato il volume.

La neonata Diorama Editions, evoluzione del progetto Diorama Magazine ha esordito sul fronte dell’editoria indipendente con Panorama, un’antologia di dialoghi con sessanta protagonisti della scena creativa meneghina – da Lupo Borgonovo a Canedicoda, da Diego Marcon ad Allegra Martin e Delfino Sisto Legnani. Ne parla Zoe De Luca, che ha curato la pubblicazione avvalendosi del contributo di Mattia Capelletti, Ingrid Melano e Hazal Ilgım Çelik.

Perché hai deciso di dedicare Panorama agli artisti che vivono e lavorano a Milano?
L’idea di creare un’antologia dedicata al panorama artistico milanese si è sviluppata nel corso del 2015, in seguito a un sentire comune. Negli ultimi anni a Milano sono nati moltissimi nuovi progetti, spazi e collaborazioni: dal salone per l’editoria indipendente SPRINT, che con i suoi eventi collaterali anima il quartiere di Isola ogni dicembre, alle mostre di Fanta che diventano feste nel mercato rionale di viale Monza, di recente in questa città si respira un’energia propositiva. Mi è sembrato il momento giusto per concretizzare quest’impressione, sia per documentarla sia per analizzarla.

Zoe De Luca (a cura di) – Panorama - Diorama Editions, Milano 2016

Zoe De Luca (a cura di) – Panorama – Diorama Editions, Milano 2016

Come è nato il progetto?
Ho cercato nelle persone attorno a me l’aiuto necessario per realizzare questo atlante, era indispensabile che ogni persona del team fosse interna alla dimensione che avremmo raccontato. Nella produzione degli studio visit e delle relative interviste sono stata affiancata da Mattia Capelletti e Ingrid Melano, con l’aiuto di Hazal Ilgım Çelik; Lorenza Novelli e Iris Legge, che fin dall’inizio collaborano allo sviluppo di tutti i progetti di Diorama Editions, hanno seguito l’editing e la traduzione dei testi, mentre Giulio Fonseca ed Elena Radice si sono occupati del design e del photo editing. Una volta definita la selezione e il format, abbiamo lavorato intensamente per sei mesi, fino a presentare il libro durante miart 2016.

In base a quali criteri avete scelto gli artisti da intervistare?
L’idea era quella di uno spettro il più possibile completo, nonostante l’intento fosse tanto romantico quanto utopico. Non volevamo fare distinzioni generazionali, di pratica o etichetta, così abbiamo optato per un gruppo di persone la cui peculiarità, almeno in questa sede, fosse un reale apporto alla comunità artistica locale. Volevamo raccontare questo luogo e questo momento attraverso le persone che contribuiscono attivamente a renderlo ciò che è, restituendo il network di attività e relazioni che si sono formate – e consolidate – in questi ultimi mesi.
All’inizio abbiamo contattato circa 100 persone, e la selezione si è poi definita in maniera organica, com’era più giusto che fosse: c’è chi in un primo momento era stato invitato individualmente ed è poi stato pubblicato insieme al collettivo di cui fa parte, chi aveva appena lasciato la città per un lasso di tempo indefinito, chi era interessato al progetto ma ha scelto di non prendervi parte per non allinearsi con un’eventuale lettura d’insieme. Nessuna forzatura, nessun filtro. Siamo soddisfatti di aver fatto un passo indietro per osservare questo scenario cangiante, e di averne restituito un’immagine coerente.

Zoe De Luca (a cura di) – Panorama - Diorama Editions, Milano 2016

Zoe De Luca (a cura di) – Panorama – Diorama Editions, Milano 2016

Emergono, secondo te, delle linee di ricerca affini tra i vari artisti intervistati?
Non particolarmente, se escludiamo i macro temi che in questo momento coinvolgono i giovani artisti di tutto il pianeta come le elucubrazioni sul digitale, la sempiterna ricerca sul linguaggio o le sperimentazioni tecniche e tecnologiche. Certamente ci sono dei filoni, ma nulla che distingua l’attività artistica di Milano da quella di altri grandi centri culturali.

Il progetto Panorama come si svilupperà? Continuerà a indagare le città e gli artisti che ci abitano o si svilupperà in altri modi? 
Ora stiamo cercando di districare al meglio la matassa partorita da questo primo intervento: stiamo presentando il libro in Italia e all’estero, e stiamo lavorando a delle appendici che permettano ai dialoghi di Panorama di uscire dallo stampato, arrivando d un altro livello di esperienza e divulgazione.

Dario Moalli

Zoe De Luca (a cura di) – Panorama
Diorama Editions, Milano 2016
Pagg. 256
http://www.dioramamag.com/issues/edition01_panorama.php

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Dario Moalli

Dario Moalli

Dario Moalli (Vigevano 1991) studia Storia e critica dell’arte all’università di Milano, nel 2013 si è laureato in Scienze dei Beni culturali, e da qualche anno vive stabilmente a Milano, dove vaga in libertà. Condivide l’interesse per l’arte con quello…

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