Il Comune di Milano cerca sponsor per restaurare monumenti e fontane: online l’avviso pubblico
La scelta di ricorrere alle sponsorizzazioni tecniche non è nuova, ma il Comune punta ora a renderla una pratica sistematica per accelerare gli interventi di manutenzione
Il Comune di Milano apre ai privati per salvaguardare e valorizzare il proprio patrimonio storico diffuso nei quartieri. È infatti online l’avviso pubblico che avvia ufficialmente la ricerca di sponsor tecnici interessati a finanziare il restauro e la riqualificazione di monumenti, fontane e manufatti architettonici: un elenco iniziale di sedici opere che verrà ampliato nei prossimi mesi. L’iniziativa punta a costruire una forma strutturata di collaborazione tra pubblico e privato, utilizzando lo strumento della sponsorizzazione tecnica: gli operatori economici potranno proporre e realizzare interventi a costo zero per il Comune, ottenendo in cambio un ritorno di immagine proporzionato all’investimento.
A Milano online l’avviso pubblico per restaurare monumenti e fontane
Secondo la Giunta, c’è un doppio obiettivo: alleggerire la pressione sul bilancio comunale e accelerare la manutenzione di un patrimonio spesso bisognoso di cure. “Prendersi cura del patrimonio artistico e culturale della nostra città significa custodire l’identità stessa di Milano”, sottolinea l’assessora ai Quartieri e al Decentramento, Gaia Romani, che parla di un’alleanza tra pubblico e privato per restituire attenzione ai luoghi simbolici della memoria urbana. Un concetto condiviso anche dall’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, che ricorda come molti monumenti e fontane facciano parte della quotidianità dei cittadini e come sostenerne i restauri sia un gesto di responsabilità culturale verso le generazioni future.
Sedici interventi diffusi in tutta la città: i manufatti coinvolti
La prima tranche degli interventi coinvolge sedici manufatti distribuiti in vari quartieri, raggruppati dal Comune in cinque schede distinte. Tra i restauri più rilevanti figurano il bronzo del Grande Disco di piazza Meda di Arnaldo Pomodoro e la fontana di Piazza Bausan di Luigi Caccia Dominioni, che verrà riqualificata insieme alla sua area verde e all’impianto idrico. Nella stessa fase sono previsti anche gli interventi sul monumento a Giuseppe Missori di Luigi Belli e sulla Colonna di San Pietro Martire, oltre al restauro della statua dedicata ad Andrea Verga di Giulio Branca in Largo Richini. Un altro punto riguarda le opere collocate tra verde e spazi urbani, come il monumento a Francesco Hayez di Francesco Barzaghi nel cuore di Brera e quello dedicato a Francesco Baracca di Silvio Monfrini nel piazzale a lui intitolato. Nei Giardini Indro Montanelli e in Piazza Buonarroti sono programmati lavori su alcune delle sculture più note, dal monumento a Giuseppe Verdi di Enrico Butti ai gruppi scultorei I Quattro Cavalieri dell’Apocalisse, Bianco Cavallo della Pace e Gazzelle. La scheda più importante, dedicata ai monumenti simbolo della città, comprende infine tre interventi di particolare rilievo: il restauro del monumento a Leonardo da Vinci di Pietro Magni in piazza della Scala, quello alla figura di Napoleone III di Barzaghi al Parco Sempione e la riqualificazione del complesso scultoreo Alle Voloire di Claudio Caporale in piazza Perrucchetti. Gli interventi previsti spaziano dalle verifiche statiche al restauro conservativo, passando per il rinnovo degli impianti idrici e tecnologici e la riqualificazione delle aree verdi. Per le opere tutelate, sarà necessaria l’autorizzazione della Soprintendenza.
Un patrimonio in cerca di manutenzione
Il piano evidenzia una necessità ormai evidente: la manutenzione del patrimonio artistico milanese richiede investimenti costanti e spesso onerosi. La scelta di ricorrere alle sponsorizzazioni tecniche non è nuova, ma il Comune punta ora a renderla una pratica sistematica per accelerare gli interventi. L’avviso resterà aperto fino alla fine del mandato amministrativo, lasciando spazio a ulteriori schede di intervento che verranno pubblicate progressivamente. Il fine, dunque, è garantire continuità alla cura dei luoghi simbolici della città, ma anche di quelle opere di quartiere che contribuiscono alla qualità dello spazio pubblico e al senso di identità locale.
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