Mentre il Governo italiano taglia i fondi alla cultura, la Francia annuncia nuovi finanziamenti per la propria scena artistica

Mentre l'Italia taglia i fondi al settore culturale con questa nuova Legge di Bilancio, la Ministra della Cultura francese, Rachida Dati, annuncia un programma per rafforzare la scena artistica all'estero. Ecco in cosa consiste

Migliorare la cooperazione tra “gli operatori chiave del ministero per le arti visive, il Centro nazionale delle arti plastiche, il Centre Pompidou e il Palais de Tokyo”: questa è la base del nuovo piano d’azione annunciato dalla Ministra della cultura francese Rachida Dati il 24 ottobre, seguendo i consigli espressi nel rapporto di Martin Bethenod, già direttore del Centre Pompidou e della Pinaul Collection e al Ministero nel luglio 2025. 
Questo piano si inserisce in un contesto particolarmente dinamico, mentre Parigi e la Francia si impongono di nuovo come un luogo dedicato ai linguaggi dell’arte contemporanea, sostenuta dalle istituzioni pubbliche, le gallerie e le fondazioni private. Eppure, la presenza degli artisti della scena francese rimane superficiale e, l’ecosistema dell’arte contemporanea – artisti, centri d’arte pubblici o gallerie private – mostra segni di difficoltà.

Il piano d’azione per l’arte contemporanea in Francia per la Ministra Rachida Dati 

Puntando principalmente sulla cooperazione di enti pubblici e privati del settore culturale, il piano delineato dalla Ministra della cultura francese intende raggiungere tre obiettivi fondamentali. In primis rafforzare le politiche di acquisizione, commissione e deposito di opere d’arte per privilegiare gli artisti che operano in Francia (ad esempio, il Centre Pompidou dovrà riservare almeno il 50% delle acquisizioni ad artisti della “scena francese”); valorizzare gli artisti con eventi ospitati in grandi istituzioni (ad esempio il Palais de Tokyo) e programmi di residenze che coinvolgano curatori internazionali. Infine, dare maggior supporto alle gallerie, alle cooperazioni pubblico-privato, e facilitare per le imprese la detrazione fiscale sull’acquisto di opere d’arte, oltre ad incentivare l’uso di immobili e spazi a canone moderato per attività artistiche.

Parola alla Ministra della cultura francese Rachida Dati 

“La scena francese dell’arte contemporanea non è mai stata così dinamica ma merita di essere più visibile e portata di fronte alle fragilità del settore”, ha sottolineato la Ministra. “Questo piano riflette la volontà di sostenerla e promuoverla meglio. Accompagnare i nostri artisti, le nostre gallerie e le nostre istituzioni significa affermare il posto della Francia come potenza culturale di primo piano”. 

Palazzo del Collegio romano
Palazzo del Collegio romano

Come affronta l’Italia le difficoltà e le fragilità del settore culturale italiano?

Mentre la Francia avvia un dialogo tra enti pubblici e privati per la salvaguardia del settore culturale francese, il governo italiano riduce ulteriormente le risorse per enti, fondazioni e associazioni culturali tagliando due milioni di euro.
Un ammanco approvato con la Legge di Bilancio 2025 – meno 147 milioni nel 2025, 178 nel 2026 e 204 nel 2027, con decurtazioni che colpiscono soprattutto la tutela del patrimonio culturale, con 100 milioni in meno, e poi le belle arti (meno 36), i beni librari e dell’editoria (meno 18), i beni archivistici (meno 13,5), il cinema (meno 3) – che ammonta complessivamente a 34. 051. 090 euro, secondo quanto già sancito da decreto ministeriale lo scorso 14 gennaio 2025.
Mancati fondi che toccano anche importanti istituzioni come la Triennale di Milano, la Quadriennale di Roma e Fondazione Biennale di Venezia (per citarne solo alcune). 

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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