Per opporsi alle pale eoliche Italia Nostra arriva a strumentalizzare Leonardo da Vinci

L’associazione Italia Nostra è impegnata in una campagna contro la realizzazione di un impianto eolico a Badia Tedalda, in Valmarecchia, e ha pensato di chiamare in causa il capolavoro di Leonardo da Vinci

Tra i misteri che avvolgono la Gioconda di Leonardo, contribuendo ad alimentare la fama di uno dei capolavori più ineffabili della storia dell’arte, sciogliere l’enigma sull’identificazione del paesaggio che si apre alle spalle della Monna Lisa è una “missione” che tiene banco da decenni. Nel 2013, il libro Codice P. atlante illustrato del reale paesaggio della Gioconda arrivava a contraddire l’ipotesi a lungo più accreditata che voleva si trattasse di vedute immaginarie, sostenendo la teoria secondo cui quello sfondo contraddistinto da colline e rilievi più frastagliati, abbondanza d’acqua e vegetazione, con le montagne sfumate in lontananza, potesse essere riferito al territorio del Montefeltro. Nel 2015, e più di recente con uno studio pubblicato lo scorso anno, la ricercatrice Carla Glori optava per l’identificazione col paesaggio piacentino, forte della conferma che proprio nel periodo in cui dipinse la Gioconda il pittore di Vinci fosse presente nei dintorni di Bobbio. Ma sempre a qualche mese fa risale la tesi che vorrebbe risolvere il rompicapo indirizzando l’attenzione sui monti pisani – da Vicopisano a Cascina, a Calci, dal monte della Verruca alla torre di Caprona – a seguito di una digitalizzazione del quadro condotta su richiesta del Louvre. La comunità scientifica internazionale, insomma, non si è ancora mai pronunciata all’unanimità.

La Gioconda e l'eolico, fotomontaggio di Italia Nostra

La Gioconda e l’eolico, fotomontaggio di Italia Nostra

ITALIA NOSTRA E LA POLEMICA SULL’EOLICO

Chi invece sembra non avere dubbi a riguardo è Italia Nostra, che negli ultimi giorni ha diffuso una provocatoria immagine di protesta che vede la Gioconda “assediata” dalle pale eoliche. “A rischio il paesaggio della Gioconda”, si legge in testa al documento diffuso dall’Associazione Nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione a firma della presidente Antonella Caroli. Una allarmata chiamata alle armi col retrogusto della polemica all’italiana, pretestuosa al punto da autodenunciare la sua infondatezza in modo lampante, e raccogliere il biasimo di Legambiente. Italia Nostra ha dichiarato da tempo la sua opposizione al progetto Badia nel vento, impianto eolico che potrebbe sorgere sul Monte Loggio, nel comune di Badia Tedalda, al confine tra la Toscana e l’Emilia Romagna sull’Alta Valmarecchia. Sette pale eoliche alte 180 metri ciascuna, che l’associazione non esita a etichettare come “ecomostro”: “Se autorizzato” spiega Italia Nostra “deturperà l’Alta Valmarecchia e l’area dello storico Montefeltro che ospita scorci riconosciuti tra i più suggestivi dell’Appennino, quali i Balconi di Piero della Francesca e le morbide colline del paesaggio della Gioconda”. Oltre alla “vistosa alterazione del paesaggio”, il documento denuncia poi i rischi per le architetture storiche presenti sul territorio – “gravemente sfregiate dall’innalzamento di queste turbine” – e per l’avifauna locale.

Panorama della Valmarecchia, via Pixabay

Panorama della Valmarecchia, via Pixabay

LA STRUMENTALIZZAZIONE DELLA GIOCONDA

Senza entrare nel merito di questioni legislative e burocratiche che devono regolamentare l’installazione di impianti eolici, è la strumentalizzazione dell’arte, qui utilizzata per suscitare l’indignazione popolare, a sembrare fuori luogo. Tanto più che l’accostamento tra il paesaggio della Gioconda e la Valmarecchia sembra già superato dalle ultime ipotesi. E allora perché realizzare il fotomontaggio con le pale eoliche, se non per far montare lo sdegno dell’opinione pubblica? Prontamente è arrivata la risposta di Legambiente, attraverso le parole del presidente Fausto Ferruzza, che per l’associazione ambientalista è anche responsabile nazionale del Paesaggio: l’Italia sta ampiamente disattendendo gli obiettivi del Piano Energia e Clima Europeo 2030 in materie di energia eolica, spiega Ferruzza, e “gridare allo scempio del paesaggio della Gioconda ci pare, a dir poco, temerario. Non solo e non tanto perché recenti studi hanno collocato quello sfondo nella campagna piacentina e non in Valmarecchia, quanto soprattutto perché scomodano in modo improprio il genio di Leonardo; ossia: la quintessenza dell’intelligenza umana messa al servizio del progresso”. Italia Nostra, dal canto suo, porta avanti la sua battaglia in difesa del “patrimonio comune”, contro “opere che sotto la falsa bandiera della transizione ecologica, ci portano dritto alla devastazione”. La lotta contro i mulini a vento…

Livia Montagnoli

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