“Accessibile, inclusivo e sostenibile”. Ecco la nuova definizione di museo dell’ICOM

L’International Council of Museums, in questi giorni impegnato a Praga nell’ambito della 26esima Assemblea Generale, ha elaborato e approvato la nuova definizione di “museo”: non solo luogo di conservazione e ricerca, ma anche dalle finalità etiche

“Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”. È questa la nuova definizione di museo che l’ICOM – International Council of Museums (organizzazione internazionale fondata nel 1946 che rappresenta i musei e i suoi professionisti) durante la 26esima Assemblea Generale Straordinaria in corso a Praga. Tra i temi di discussione dell’Assemblea era appunto quella di elaborare una definizione più aggiornata – e quindi in linea con i tempi attuali e le dinamiche sempre in divenire del mondo della cultura – di “museo”, la cui ultima enunciazione risale al 2007, anche in quel caso elaborata nell’ambito di un’Assemblea Generale (tenutasi a Vienna): “il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società, e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali ed immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, e le comunica e specificatamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto”.

Assemblea Generale ICOM a Praga, foto Facebook

Assemblea Generale ICOM a Praga, foto Facebook

LA NUOVA DEFINIZIONE DI MUSEO ELABORATA DALL’ICOM

Cosa è cambiato, quindi, dalla definizione del 2007 a quella del 2022? Più che di cambiamento, forse sarebbe più opportuno parlare di “ampliamento”, soprattutto dal punto di vista etico: nella nuova definizione appaiono e vengono sottolineati concetti quali accessibilitàinclusivitàdiversitàsostenibilitàpartecipazione della comunità. Rimane invariata la parte in cui si esplicitano visione e missione “intellettuale” dei musei, intesi come luoghi di conservazione, ricerca, esposizione di opere e testimonianze storiche. “Ci sembra che la definizione finale proposta all’approvazione dell’Assemblea generale soddisfi la doppia esigenza di porsi in continuità con le precedenti e di innovarle alla luce di quanto è mutato nel mondo museale e nella società”, si legge in una nota del sito web di ICOM Italia, sottolineando come la versione precedente fosse oramai obsoleta rispetto ai cambiamenti della storia e della società ma anche rispetto a quanto e come, negli ultimi anni, stanno lavorando i musei di ogni parte del mondo: la nuova definizione è una conferma di quanto sta già accadendo in molte istituzioni, votate da tempo all’accessibilità, all’inclusività e alla sostenibilità.

LA NUOVA DEFINIZIONE DI MUSEO DELL’ICOM. IL PROCESSO DI ELABORAZIONE

Da anni era viva l’esigenza di rinnovare la definizione di museo: dopo l’Assemblea Generale tenutasi a Milano nel 2016, era stato nominato un nuovo Standing Committee per studiare e modificare la definizione di museo. Si sono susseguite varie consultazioni, alle quali hanno partecipato Comitati Nazionali e Internazionali, fino all’elaborazione di una serie di definizione che sono state votate nell’ambito dell’Assemblea a Praga. La nuova definizione è stata approvata con una maggioranza del 92,4%.

– Desirée Maida

https://www.icom-italia.org/

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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